Silvio Berlusconi nasce a Milano il 29 Settembre 1936. Quest'anno compirà 70 anni.
Romano Prodi nasce a Scandiano (Reggio Emilia) il 9 Agosto 1939. Nel 2006 festeggerà 67 anni.
E' molto preoccupante che i leader i quali si giocheranno il titolo di Capo del Governo il prossimo aprile siano, per così dire, ormai avanti con gli anni. Il nostro Paese non sta affrontando un buon momento sotto molti punti di vista, anche a causa della infausta congiuntura internazionale e delle crisi economiche che hanno colpito le più grandi potenze internazionali. Pare quantomeno strano che gli uomini ritenuti più adatti a tentare di ricondurre in carreggiata la nazione siano un settantenne (anche se porta il cognome che tutti conosciamo) oppure un sessantasettenne come Prodi (che, a dirla tutta, suscitò riserve nei suoi comportamenti anche quando aveva qualche anno di meno...).
E' veramente
la soluzione più opportuna il tentativo di
non svecchiare la politica italiana, proponendo come leader di coalizioni eminenze grigie appartenenti ad un'età oramai passata?
Dall'estero pare ci rispondano di no.I dubbi che qui solleviamo non possono infatti che aumentare se confrontiamo la nostra realtà con quella degli Stati che ci stanno vicini:
Tony Blair ha 53 anni,
Angela Merkel è classe '54, in Spagna si sono succeduti prima
Aznar (1953) e ora
Zapatero (nato nel 1960), il Primo Ministro francese
Dominique de Villepin è un cinquantatreenne. Persino in Grecia
Konstantinos Karamanlis (1956), il Capo del Governo, è una ventina d'anni più giovane del duo Berlusconi-Prodi.
Il potere logora chi non ce l'ha, ma probabilmente tempi difficili come questi potrebbero incitare i vecchi capi a lasciare spazio a giovani forse più motivati e (perché no?) anche più preparati.
Spesso si dice che i giovani saranno il motore del Paese. Per ora sono mera carrozzeria.