Italia-Germania 4-1. C'è poco da dire: la Germania gioca una delle partita più brutte che la storia calcistica ricordi, e se ne torna a casa con un pesante passivo in saccoccia.
L'Italia parte subito forte segnando 2 gol nei primi 7 minuti. Prima
Gilardino infrange dopo 180 secondi l'imbattibilità di
Lehmann (ve lo ricordate il "portierone" in rossonero?), poi lo stesso
Gila serve un assist d'oro al solito
Luca Toni che non fallisce la marcatura nello stadio di casa (si giocava all'Artemio Franchi di Firenze). E la mano ruota di nuovo vicino all'orecchio.
Settimo minuto del primo tempo: Italia 2, Germania 0. La partita si conclude qui. Accademia degli azzurri che giocano un calcio veloce e spesso spettacolare. Gran merito va dato a mister
Lippi che, noncurante dei rischi della vigilia, schiera un tridente d'attacco (
Toni-Gilardino-Del Piero) brillante e un centrocampo (
Camoranesi-Pirlo-De Rossi) che è tutto fuorchè contenitivo. I fatti gli hanno dato ragione, ma c'è da immaginare che con una squadra più compatta della Germania vista ieri non sarebbe stato tutto così ridicolmente facile.
Nel frattempo c'è gloria anche per il romanista
De Rossi, bravissimo a segnare di testa la rete del 3-0. A inizio ripresa, nonostante i cambi proposti dalla Germania (
Metzelder per
Mertesacker e
Asamoh per
Podolski), arriva il poker siglato da
Alex Del Piero: zuccata in torsione su assist di
Mauro German Camoranesi. Poi diventa un match d'allenamento: cambi a go-go e schemi fuori uso. Negli ultimi 10 minuti il ct
Klinsmann decide di togliere le sagome dal campo e di far entrare i calciatori veri: arriva il gol da calcio d'angolo di
Huth (
Buffon sfortunato) e un altro paio di occasioni. Ma finisce 4-1. Non c'è stata storia.
Sale il morale degli Azzurri in vista della spedizione Mondiale. Molto dipenderà dalle definitive scelte di
Lippi: fin'ora è andato tutto per il verso giusto, ma siamo sicuri che convocare questo
Iaquinta sia proprio meglio di tenersi da parte un asso come
Pippo Inzaghi? E
Zaccardo in fascia è veramente più devastante di
Oddo o
Panucci (campionati fantastici con Lazio e Roma)? Attendiamo, augurandoci che il buon
Marcello metta da parte gli asti personali e regali un biglietto per Berlino ai giocatori realmente più in forma. In attesa di un certo
Francesco Totti: attendiamo le sue evoluzioni su ben altri teatri che non l'Ariston di Sanremo (a proposito: ma che ci faceva lì? E' così che intende accelerare il recupero?). Italia (la Nazionale...), forza!