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costituzionalisti e
accademici italiani, di destra e sinistra,
spiegano perchè l'Italia ha bisogno di un SI'.
Per comprendere come la sinistra abbia portato avanti la campagna referendaria all'insegna della disinformazione e della menzogna, basta leggere le parole di un noto costituzionalista
Ds come il
prof. Augusto Barbera (tratto da un'intervista al
Sole 24 Ore del 17 ottobre 2004):
"...Il testo della Cdl, anche se è spesso contorto e farraginoso, è attento alle esigenze unitarie e si muove nella prospettiva di un regionalismo forte, adeguato alla realtà italiana. E' paradossale, ma bisogna riconoscere che è toccato a un ministro leghista come Roberto Calderoli rimediare ai pericoli per l'unità nazionale del federalismo sgangherato del Titolo V dell'Ulivo. Di cui, tra l'altro, nel Centro-sinistra si fa a gara per disconoscerne la paternità. Con il recupero dell'interesse nazionale, l'introduzione della clausola di supremazia e la riattribuzione alla competenza statale di materie come i trasporti e l'energia si sono salvaguardate le esigenze unitarie. Sostenere che si è fatta la devolution è propagandistico quanto l'accusa che questa spacca il Paese. La polizia regionale è solo amministrativa. Le norme generali sull'istruzione e sulla sanità sono di competenza dello Stato...".
Chi dice di votare NO o non ha letto la legge, o vuole prendervi in giro, o è un ottuagenario.
Hai fatto vincere Prodi? Non sbagliare di nuovo.