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sabato, giugno 10, 2006

60 giorni e 60 notti.

Ricapitoliamo. Sono passati due mesi dalle elezioni Politiche: l'Unione - raccontano - ha vinto quella tornata elettorale, ottenendo uno svantaggio di voti al Senato per un paio di centinaia di migliaia di preferenze e una maggioranza alla Camera di 24600 elettori. In piu' ha "trionfato" nelle circoscrizioni estere, anche grazie ai mezzucci maleodoranti di cui - speriamo - si potra' conoscere qualcosa in piu' domani (11 giugno alle 22.50 sul canale satellitare Cult di Sky). Un vantaggio talmente cospicuo (su 40 milioni di votanti!) che ha consentito al Romano nazionale di eludere le richieste di riconteggio delle schede, ritenuto probabilmente un rischio che, al prezzo della legittimita' democratica della scelta della sua coalizione, valeva la pena non correre. Meglio vincere rimanendo con il dubbio di non essere affatto i vincitori piuttosto che perdere sapendo che l'Italia ti voleva sconfitto.
60 giorni e 60 notti, come nel (quasi) omonimo film, di assoluta astinenza. Dal produrre idee intelligenti.
L'Unione ha vinto le elezioni, quindi governi. La Presidenza della Camera va a Fausto Bertinotti e la Presidenza del Senato va a Franco Marini. Il nuovo Capo dello Stato - votato unilateralmente - e' Giorgio Napolitano. A quanto pare, le tre cariche piu' importanti della Repubblica Italiana lottizzate dalla Sinistra: d'altronde, con quel popo' di maggioranza che possiedono, ne hanno ben d'onde di fare i loro porci comodi e assegnare un po' a te un po' a me le poltrone (dopo averle preventivamente moltiplicate come si faceva una volta coi pani e coi pesci) ad amici e parenti stretti nello stesso modo in cui si dividono i carroarmatini di Risiko.
Un passettino alla volta si arriva alla conquista del potere politico. Bisogna presentare la lista dei Ministri: lavoro ingrato, si sa, ma che tocca a colui il quale abbia una mezza intenzione di formare un Governo. Compito ancora piu' arduo se in mezzo alle palle si ha gente che col 3-4 % pretende di dettare ordini e di soggiogare ai suoi voleri un aspirante Presidente del Consiglio, magari questi senza neanche un partito alle spalle. Sfortuna vuole che questa fosse proprio la situazione in cui, un mesetto fa, si venne a trovare il perspicace economo emiliano che di cognome fa Prodi: mettere insieme i pezzi di una coalizione troppo eterogenea, nata con il fine unico di estirpare definitivamente il nemico Berlusconi - non certo quello di governare bene l'Italia - e quindi, a conti fatti, nata gia' con la morte al collo. Ma, si sa, i figli so' piez' 'e core e Prodi il parto vuole condurlo a termine. 102 elementi all'esecutivo (record della storia repubblicana italiana), 5 ministri con portafogli in piu' rispetto al Governo precedente, Ministeri scorporati e sdoppiamenti delle poltrone ("cosi' - avra' pensato il fine politico Scandianense fregandosi le mani - posso accontentare piu' gente..."), spese che inevitabilmente si moltiplicano (malgrado i maldestri tentativi di fare apparire il contrario con norme matematicamente impossibili da rispettare), un solo Ministro tecnico al governo, tanti personaggi di carta velina e di appurata incompetenza in ruoli strategici (un nome per tutti: il Verde Cento).
Appena conseguita quel minimo di autorita' istituzionale che puo' trasformare un micio timidone in un aggressivo giaguaro, si susseguono le dichiarazioni di questo o quel rappresentante di governo: exploit che smentiscono l'uno le parole pronunciate da altri. Evidentemente, non tutti hanno letto l'essenziale Programma: e si' che di 281 pagine anche qualche scampolo prima di andare a letto ci poteva scappare... E come un professore che, anziche' risolvere l'esercizio rimanda i suoi allievi a consultare il libro (tanto, li' c'e' scritto tutto...), mastro Romano, il Professore, Sacra Scrittura alla mano, ammoniva: "Consultatevi il Prodramma prima di aprire bocca"! E cosi' gli italiani hanno scoperto che del Ponte sullo Stretto di Messina nisba (e litigate intestine annesse) e per la Tav ci si sarebbe accordati prima con le "popolazioni indigene" (ma guai a dirglielo a Bertinotti!), si e' assistito al blocco della riforma per i Licei, all'annuncio del ritiro dall'Iraq entro agosto, entro l'anno o ad inizio 2007 (a secondo di chi rilasciava l'intervista, nonostante l'opera di autoconvincimento del Raviolone di Scandiano - e si chiamano "l'Unione"?).
E come non citare poi il capitolo tasse? Tasto dolente per i dracula sinistroidi che, anche in questo Governo, non trovano di meglio che riesumare una vecchia sanguisuga come Visco le cui antiche gesta gli valsero il soprannome - appunto - di Vampiro. Per mettere subito le cose in chiaro, il sottosegretario all'Economia annuncia che la tassa di successione verra' reintrodotta (per delicatezza non dice quando), i Verdi al governo minacciano la tassa sui Suv (ecco finalmente il modo giusto per combattere l'inquinamento ambientale!), in scia ai provvedimenti dello Stato centrale in Sardegna il governatore ulivista Soru introduce la tassa sul lusso (intelligente manovra per favorire il rilancio economico del Mezzogiorno: togliere lavoro a chi di turismo vive), e dulcis in fundo si scopre che 6 regioni in Italia dovranno pagare Irap e Irpef addizionali. Non c'e' male: in un Paese in cui la pressione fiscale e' al 44% l'unica strategia che la sinistra elabora - ma lo si sapeva gia'- e' quella di aumentare le tasse dirette. E, per fortuna (ce lo ricordiamo tutti quello che si raccontava in tempi di campagna elettorale) che l'Unione non avrebbe messo le mani nelle tasche degli italiani...
In mezzo, la grazia all'assassino Bompressi, extraparlamentare rosso, e la proposta di Mastella favorevole ad un'amnistia (osteggiata da Di Pietro, suo alleato). In mezzo, l'annunciata regolarizzazione di oltre 500 mila immigrati. In mezzo l'outing di Prodi sui folkloristici comunisti (una gaffe freudiana?).
A tutto questo (vi ringraziera'il vostro fegato) meglio non pensare: meno male che i Mondiali sono gia' iniziati e tra 2 giorni gioca la Nazionale.
Forza Italia! Oooops...


IlNano
Nella foto, Zaccardo in panca e Inzaghi titolare.

2 Comments:

Blogger Stefano Reves S. said...

Che librone, tutto da leggere.

sabato, giugno 10, 2006 8:13:00 PM  
Blogger Maurizio said...

@ stefanoreves: niente a che veder comunque con questo bestseller...
Il Nano

sabato, giugno 10, 2006 9:06:00 PM  

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