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lunedì, maggio 22, 2006

La sinistra e i misteri d'Italia.

Misteri d'Italia. L'Unione si appresta a governare il Paese: non si sa bene quanto durera', certo e' che stanno facendo di tutto per abbandonare Roma il piu' tardi possibile.
In campagna elettorale raccontavano agli italiani che si sarebbero imposti (visto che la loro vittoria era indubbia, oltre 5 punti percentuali di differenza...) la linea guida di contenimento delle spese. Lo Stato italiano - lo diceva anche quel grande economista di Prodi - spendeva troppo: i conti pubblici erano alla sfascio, gli italiani non arrivavano a fine mese, l'effetto serra aumentava, l'entropia del mondo cresceva...tutta colpa di Berlusconi insomma. Ora che da un mesetto al Governo ci sono loro le cose paiono essere cambiate. Perche' questo esecutivo conta 99 persone da stipendiare fra Ministri, segretari, sottosegretari, segretari dei sottosegretari e via discorrendo. Perche' questo esecutivo spende circa il 200% in piu' del Governo uscente (e ora Prodi dove li trova i soldi?). E neanche l'economia - a dirla tutta - va proprio allo sfascio, se e' vero come ci informa il solerte Corriere (ora Mieli dormira' un po' piu' tranquillo senza il fardello di scegliere le notizie da dare e quelle da tenere per se') che l'Industria segna un +14.5 %, oppure, come si legge qui, il debito pubblico dal 2001 al 2004 e' calato di 7 punti percentuali. Niente male. Misteri delle congiunture.
Per 5 anni ci hanno raccontato che il gigantesco conflitto d'interessi di Berlusconi metteva a rischio la democrazia italiana. Probabilmente hanno scordato di citare i loro mille conflitti d'interessi: quello, per esempio, che fa arrivare la Repubblica come unico giornale di classe in 8000 scuole italiane, quello dei libri di Storia che non raccontano cronache dei fatti ma interpretazioni, quello della Magistratura i cui elementi di spicco appena possono abbandonano la toga per convertirsi alla politica della gauche all'amatriciana. Per 5 anni hanno scritto e detto quello che hanno voluto. L'antiberlusconismo li ha tenuti uniti. E non e' ancora finita. Ieri il grande vecchio del giornalismo italiano, Enzo Biagi, scriveva sul solito Corriere l'ennesima filippica contro - neanche a dirlo - il meschino ex Premier. Dribblando i pesanti anacoluti che pervadono il pur breve articolo (la vecchiaia non risparmia nessuno: neppure Enzo Biagi), leggiamo di un Berlusconi triste al discorso di insediamento di Prodi, pronto pero' allo scherzo e alla barzelletta quando i riflettori lo illuminano. E chiosa Biagi: poi, pero', le luci si sono spente. La sua, di abat-jour, e' invece sempre accesa per permettergli di scrivere quello che gli pare su quotidiani come il Corriere (che nonostante tutto resta il giornale piu' letto in Italia), con una pensione milionaria in tasca. Il giornalismo di sinistra ha un costo sociale: questo e' un fatto, non l'ipotesi di defenestrazione in Rai - dove Biagi faceva del giornalismo di vulgata a senso unico il punto di forza della sua trasmissione su rete pubblica. Agli intellettuali della sinistra de' noantri pero' piace assurgerlo a martire: lui, da par suo, continua ad interessarsi di Berlusconi e non spende una parola sulle contraddizioni di cui fa sfoggio il nuovo governo. Misteri del conflitto d'interessi.
I mancini in tempo di campagna elettorale inveivano contro il vecchio Governo (grazie a PA per il lavoro di ricerca): L’attuale maggioranza di governo ha applicato alle istituzioni una logica “proprietaria” [...] le istituzioni sono diventate merce di scambio, usata per tenere insieme una coalizione politica ormai priva di ogni collante ideale e progetto politico. (pag. 10/281 Snello Programma Unione). Ed individuavano la soluzione : Eleveremo la maggioranza necessaria per l’elezione del Presidente della Repubblica, garante imparziale della Costituzione e rappresentante dell’unità nazionale, e la maggioranza necessaria per l’elezione dei presidenti delle Camere, in modo da tornare alla convenzione che prevedeva una larga intesa sulla designazione dei presidenti, tutelandone il ruolo di garanti imparziali. (pag. 13/281 Snello Programma Unione).
Come tutti sanno, come sono abituati a fare, scrivono una cosa e poi fanno il contrario. D'altronde, ce lo ricorda Prodi, per il dialogo proprio non c'e' il clima. Meglio fare tutto da soli, che gia' le persone da mettere d'accordo non mancano. Misteri delle larghe intese.
Dopo i predicozzi sull'inefficienza dei ministri berlusconiani, come minimo ci aspettavamo che uno stuolo di tecnici competenti venisse a dare una mano alla debole preparazione dei politicanti unionisti. Macche'. Ci hanno fregato pure qua. Riforma Bassanini smantellata per esigenze di poltrone. Prodi ha regalato il Ministero della Giustizia a Clemente Mastella, che di Giustizia se ne intende piu' o meno come Rosy Bindi di Famiglia, come Di Pietro di congiuntivi e sintassi, come Fioroni di scuole elementari. Nulla. E scavando tra la storia del buon Mastella (chissa' se uscira' la notizia sui quotidiani italiani - cfr. misteri del conflitto d'interessi) si capisce il senso delle sue prime dichiarazioni. Misteri (e Ministeri) della serieta' al governo.


IlNano
Nella foto, misteri d'Italia d'altro tipo.

7 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Post molto, molto condivisibile.

lunedì, maggio 22, 2006 12:32:00 PM  
Anonymous Anonimo said...

Dialogo con l'opposizione...proprio non c'è il clima!!!
Infatti i DS con tutto l'Ulivo non vogliono offrire la presidenza della commissione esteri a Fini, no!!!

E Di Pietro non ha scelto come collaboratore il sottosegretario già alle dipendenze dell'ex-ministro Tremonti...

Se questo non vuol dire cercare il dialogo...

lunedì, maggio 22, 2006 2:13:00 PM  
Blogger Maurizio said...

@ franz beckenbauer: lo so. Per nostra sfortuna.
@ giordano bruno: guarda che quella del clima l'ha detta Prodi! Segui il link che c'e' nel post e te ne accorgerai... Per tua comodita' ti riporto il testo: «Il dialogo con l'opposizione l'ho proposto cinque volte nel mio intervento in Senato. Ma il clima non c'era prima e non c'è ora. Credo che un confronto ed un dialogo sia comunque sempre utile». Io mi sono limitato a riportare le intenzioni del carismatico leader unionista.
Il Nano

lunedì, maggio 22, 2006 4:49:00 PM  
Anonymous Anonimo said...

Ma infatti...è l'opposizione che non vuole collaborare!!!
L'unione la possibilità gliela sta offrendo, ma se voi siete ottusamente orgogliosi e superbi, beh ragazzi vi piace proprio darvi la zappa sui piedi...

Ah, tra l'altro, complimenti per i fischi a Ciampi!!!

lunedì, maggio 22, 2006 5:35:00 PM  
Blogger Maurizio said...

@ giordano bruno: facciamo un po' di chiarezza. Partiamo dalla fine. I fischi a Ciampi sono assolutamente non condivisibili. Nella forma e' stato, a mio parere, un gravissimo errore. Nella sostanza, se e' pur vero che di prassi i senatori a vita non possono far altro che votare la fiducia al nascente Governo, sarebbe stato forse opportuno (vista la rilevanza percentuale del loro voto in questa precipua circostanza) che si fossero astenuti. Ma questa e' un'altra storia. I fischi non ci stavano stavolta.
La prima parte del tuo commento invece e' campata in aria. In primis, perche' D'Alema, i DS e l'Ulivo tutto non hanno offerto proprio un bel niente a Fini o chicchessia. Come lo stesso D'Alema spiega qui. Come sempre, il fatto che una notizia trovi rilevanza mediatica su questo o quel quotidiano non implica che sia una notizia vera. Invece di interessarti a quello che potrebbe essere in potenza, faresti meglio a dare uno sguardo a quello che e' in atto: i Presidenti delle Camere con la storia che tutta Italia conosce e ricorda, il Presidente della Repubblica (scelto con una metodologia mai vista prima in 60 anni di Repubblica, a senso unico dalla Maggioranza) con un passato (e forse un presente) a forti tinte rosse. Questi sono fatti. Il resto sono ipotesi.
Il Nano

lunedì, maggio 22, 2006 6:22:00 PM  
Anonymous Anonimo said...

sei solo un pollo... belle parole ma contenuti pochi: le solite banali critiche da conservatore condite da un pizzico di ironia chez AN... fai tanto l'indipendente e poi ti ritrovi a leccare il culoa Silvio con i tuoi amici disadattati con la camicia nera...

giovedì, maggio 25, 2006 1:04:00 AM  
Blogger Maurizio said...

@ virgo: a parte gli epiteti "ad alto rischio influenzale" che mi appiccichi, la critica sui pochi contenuti e' veramente difficile da accettare ed intellegere, visto che ogni post tratta di un argomento diverso e che i comici di professione della sfaldata combriccola disunionista si prodigano per fornirmi i canovacci su cui imbastire le mie ironie chez AN, come tu dici. Prova a commentare i post in attinenza agli argomenti di cui si scrive e poi ne riparliamo...
Il Nano (senza camicia nera)

giovedì, maggio 25, 2006 1:22:00 AM  

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