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mercoledì, maggio 17, 2006

Come dieci anni fa.

Il leader di ferro della corazzata sinistroide che ha vinto le elezioni surclassando in numeri e seggi il centrodestra di Berlusconi ha diramato oggi la lista dei ministri che comporranno il suo governo forte che durera' 5 anni.
Scherzi a parte, oggi Prodi i ministri li ha elencati veramente: di sorprese ce ne sono molte. Di cattive sorprese, di piu'.
Il Romano nazionale, incapace di venire a capo di una coalizione troppo variegata per poter essere seriamente gestita - e per di piu' da lui! - aumenta il numero di Ministeri rispetto all'uscente governo (nella conclamata ottica di riduzione delle spese), raddoppiando, per paura di doversene tornare a casa prima di insediarsi, la poltrona di vicepremier. In relazione alle promesse della campagna elettorale, neanche a dirlo, le scelte sono cadute sulle persone piu' sbagliate (se non in pochi, circoscritti casi), o quantomeno appaiono in contrasto con le idee della vigilia.
Personalmente vedo con favore il Ministero dell'Economia affidato a Padoa Schioppa in qualita' di ministro tecnico: i suoi interventi su molte testate nazionali fanno trasparire che la sua linea viaggera' sul binario del buon senso e la sua carriera in Banca d'Italia e' buona garanzia sulla sua personale competenza. Vedremo se lo lasceranno lavorare, e se la sinistra piu' estrema (che ancora una volta raccoglie troppo, troppo di piu' di quanto possa aver seminato) continuera' col muro contro muro, che finora ha caratterizzato la sua partecipazione al governo, con la parte piu' moderata della coalizione.
Il Viminale va ad Amato: dopo la possibilita' di salire sul trono piu' comodo, questa sistemazione e' comunque di prima scelta per l'ex Socialista.
Per continuare sulla strada intrapresa, Prodi affida il Ministero del Lavoro a Cesare Damiano, indimenticato sindacalista CGIL che qualche mese fa si presento' al grande pubblico con un libro scritto a 4 mani in collaborazione con l'Illuminato suo predecessore Tiziano Treu esprimendo un giudizio tranchant sulla legge Biagi del lavoro. Lui aveva intenzione di abolirla.
La Margherita ottiene il Ministero dell'Istruzione, le Politiche Agricole, Comunicazioni, Famiglia (va a Rosy Bindi, un'esperta...) e Beni Culturali con Rutelli.
Forse per timore di essere disarcionato dai DS rimasti colpevolmente esclusi dalla presidenza di una delle due camere, Prodi compie il miracolo. A loro assegna: Vicepresidenza del Consiglio (anche se ex-equo), Esteri, Lavoro, Salute, Attivita' Produttive, Funzione Pubblica, Pari Opportunita', Rapporti con il Parlamento/Riforme, Ricerca Universitaria e il Ministero dei Giovani e Sport (affidato alla Melandri). Ma c'e' forse la possibilita' che inventi ulteriori posti, creando per esempio il Ministero degli Amici Scontenti o quello dei Reduci Diessini.
Prima di Aprile, Prodi aveva detto di volere piu' donne alla guida dei dicasteri: ne ha nominate sei, di cui pero' (esclusa la diessina Livia Turco, diessina non a caso...) soltanto cinque senza portafogli... Potere alle donne, insomma. Proprio come promesso in campagna elettorale.
Emma Bonino e' costretta a masticare amaro: niente Difesa per lei (va ad Arturo Parisi, il deus ex machina de l'Ulivo), si accontentera'del prestigiosissimo Ministero degli Affari Europei (?).
Ma le punte piu' alte di idiozia politica sono toccate da Prodi affidando al Comunista Alessandro Bianchi il Ministero dei Trasporti. L'indipendente di sinistra ha le idee chiare: la Tav in Val di Susa (che nel sintetico programma dell'Unione non veniva neppure citata) ha un suo senso (si scontrera' con i suoi colleghi al governo che la demonizzano), il Ponte sullo Stretto di Messina (i cui cantieri sono stati gia' avviati) non s'ha da fare. Come inizio, non c'e' male.
Dulcis in fundo, il Ministero della Giustizia. Prodi non e' in grado di fare il politico. Lo ha dimostrato da sempre e la sua triste carriera e' li' impietosa a ricordarglielo. Clemente Mastella comandera' il Ministero della Giustizia. Gli italiani tutti, dopo essersi sorbiti le critiche di questa sinistra che (talvolta a ragione, spesso a torto) criticava l'operato dell'uscente Ministro Castelli (di cui in un altro post abbiamo gia' avuto modo di parlare), si aspettava una personalita' di rilievo, non certo un beota trasformista come il leader Udeur.
E invece, come molte altre attese, anche questa e' stata tradita. E chissa' quante ancora.
Ma le premesse, rievocate in foto, per guardare al futuro con fiducia ci sono tutte.


IlNano
Nella foto, un film (già visto) di Romano Prodi: 17/05/2006 VS 17/05/1996.

3 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Per loro la coesione è tutto! Ora stanno litigando per la Festa del 2 Giugno! Nell'interesse del Paese...
Gianni

giovedì, maggio 18, 2006 10:29:00 AM  
Anonymous Anonimo said...

La squadra non è male, certo alcuni personaggi potevano essere accantonati ma la forte presenza di DS e DL promette una buona durata del governo. Certo che se l'opposizione fa interventi come quello di Castelli nei confronti di Di Pietro (perchè invece Castelli sì che se intendeva di Giustizia...) o di Maroni non possiamo che sorridere...ed essere solamente felici di avere esponenti del genere all'opposizione!!!!

giovedì, maggio 18, 2006 1:00:00 PM  
Blogger Maurizio said...

@ gianni: sulla loro coesione non c'e' piu' bisogno di dire nulla.Si rendono ridicoli da soli.
@ giordy brown: questo e' uno dei peggiori consigli dei ministri di sempre, e lo dico senza vena polemica. Semplice constatazione. L'unica figura brillante e' Padoa Schioppa: il resto rientra nell'ottica di affidare poltrone ad amici oppure in modo tattico per durare il piu' a lungo possibile. Di competenze particolari non v'e' traccia. Quanto al Ministero della Giustizia, non si puo' nemmeno paragonare la figura di Mastella, che e' un inetto a tutti gli effetti, con quella dell'uscente Castelli (con tutte le pecche che ha avuto il suo mandato, ovvio). L'articolo 110 della Costituzione recita: Ferme le competenze del Consiglio Superiore della Magistratura, spettano al Ministro della Giustizia l'organizzazione e il funzionamento dei servizi relativi alla giustizia. Organizzazione di servizi che un ingegnere meglio di chiunque altri e' in grado di offrire (come ho avuto modo di scrivere nel posto che linko nell'articolo). Altro che Mastella.
Il Nano

giovedì, maggio 18, 2006 2:42:00 PM  

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