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martedì, luglio 04, 2006

Liberali all'amatriciana.

Il governo di sinistra-centro che liberizza. Roba da "stropicciarsi gli occhi e le orecchie".
La questione delle liberalizzazioni, quando qualche giorno fa e' stata posta al centro dell'attenzione mediatica, ha lasciato - diciamolo - un po' tutti di stucco. Sia a sinistra (sono ancora in attesa di dichiarazioni al riguardo di qualche esponente della sinistra massimalista) che a destra (pare proprio strano dover incassare questa "presunta" ondata liberale da un governicchio scalcinato come quello attuale di Prodi). Sia chiaro: ancora non esiste alcun testo di legge, alcun documento piu' che ufficioso. L'unica nota valida e' reperibile nel sito del Governo seguendo questo link.
Gettare fumo negli occhi facendo credere di aver compiuto chissa' quale gesto di straordinaria modernita' serve solo all'esecutivo in carica a malcelare due mesi e passa di non-lavoro e a distogliere l'attenzione della gente dall'inattuabilita' di larga parte del loro fasullo programma di governo. In cui, guarda caso, proposte come quella avanzata dal ministro Bersani proprio non comparivano.
Sta di fatto che il decreto Bersani prevedera' una serie di liberalizzazioni volte a colpire alcune lobby e ceti produttivi al fine di aumentare la concorrenza nell'interesse del consumatore. Siccome non potevo credere che un governo cosi' statalista e retrogrado come quello attuale potesse veramente evolvere in senso moderno e liberale, non ho dovuto far altro che dare uno sguardo alla proposta di Bersani: per capire che cambiera' poco o nulla.

Per le libere professioni, in soldoni, resta tutto come, in pratica, funziona ora:

"per i servizi professionali arrivano parcelle ‘negoziabili’ tra le parti e legate al risultato della prestazione: con una norma del decreto legge si abrogano le disposizioni normative e regolamentari che prevedono la fissazione di tariffe obbligatorie fisse o minime e il divieto di pattuire compensi parametrati al raggiungimento degli obiettivi perseguiti".

Nel campo dell'RC Auto poi l'interesse del cittadino e' completamente lasciato da parte:

"clausole anticoncorrenziali: sono nulli gli accordi tra compagnie di assicurazioni ed agenti per la vendita in esclusiva delle polizze Rc auto. Si tratta di accordi ritenuti restrittivi della concorrenza ai danni degli interessi dei consumatori. in altre parole l’agente monomandatario diventa un agente plurimandatario in grado di offrire ai propri clienti un maggiore assortimento di polizze e di orientarli verso quelle più adeguate al proprio profilo",

e non ci vuole poi molto a capire che saranno, tendenzialmente, le piu' costose per il cliente e le piu' redditizie per l'agente. Da questa norma ci guadagnano solo le assicurazioni (la Unipol, per esempio).

Le farmacie:

"i farmaci da banco o di automedicazione non soggetti a prescrizione medica potranno essere venduti al pubblico presso gli esercizi commerciali: con una norma del decreto legge si prevede che la vendita è consentita durante l’orario di apertura dell’esercizio commerciale, in una parte della sua superficie ben definita e distinta dagli altri reparti, con l’assistenza di uno o più farmacisti laureati ed iscritti al relativo ordine. Sono, comunque, vietati i concorsi, le operazioni a premio e le vendite sotto costo aventi ad oggetto farmaci".

Potranno sorgere ministand che vendono farmaci, con un farmacista iscritto all'albo che li vende, all'interno di esercizi commerciali, purche' delimitati e distinti dal resto (analogamente a quanto ora accade nei grandi centri commerciali). Le Coop, per esempio, potranno avere il loro negozietto che vende aspirine. Il risultato e' anche qui prevedibile: le pagheremo magari il 10% di meno e ne avremo un 80% di inutili.

I panifici:

"NIENTE PIU’ LIMITI ALLA PRODUZIONE DI PANE E AL NUMERO DI PANIFICI".

Un impegno concreto: piu' pane per tutti, insomma (ed inevitabili minori controlli su chi quel pane lo produrra').

La Class Action:

"Con un disegno di legge si istituisce l’azione collettiva a tutela dei consumatori e degli utenti in conformità con la normativa comunitaria".

In America e' un'arma sempre piu' sfruttata, ma c'e' da scommetterci che in Italia essa si prestera' a lotte inutili e, perche' no, dal sapore politico che a tutelare il consumatore proprio non badano. Ad ogni modo, bisognera' aspettare la verifica dei fatti: in mente dei si tratta pero' di una buona innovazione.

I taxi: la norma, come ora indicata sul sito web del Governo, non e' niente piu' che una bufala.

"Con una norma del decreto legge si prevede che, fatta salva la possibilità di conferire nuove licenze secondo la vigente programmazione numerica, i Comuni possono bandire pubblici concorsi e concorsi riservati a chi è già titolare di licenza taxi (in deroga alle attuali disposizioni) per l’assegnazione a titolo oneroso di licenze eccedenti la vigente programmazione numerica".

Anche qui, in sostanza non cambia nulla. E le proteste di questi giorni dei taxi driver in tutta Italia (spaventati da una possibile applicazione di una vera liberalizzazione) fanno decisamente pensare che la norma, al momento di divenir legge, molto difficilmente verra' cambiata da come ora la si presenta, e conservera' tutti quei privilegi che ora ai tassisti sono dovuti. Tanto piu' che quando in questa diatriba politica entreranno di forza (e di diritto) anche i Comunisti e Rifondazione, sara' decisamente difficile non tentare di "venire incontro" alle proteste dei loro tassisti-elettori.

Trasporto locale:

"Con una norma del decreto legge si stabilisce che, fermi restando i principi di universalità, accessibilità ed adeguatezza dei servizi pubblici di trasporto locale ed al fine di assicurare un assetto maggiormente concorrenziale delle connesse attività economiche e di favorire il pieno esercizio del diritto dei cittadini alla mobilità, i Comuni possono prevedere linee aggiuntive di trasporto pubblico di passeggeri (in ambito comunale e intercomunale) che possano essere svolte in tutto il territorio o in tratte e per tempi predeterminati, anche dai soggetti privati in possesso dei necessari requisiti tecnico-professionali e morali".

Questa norma serve solo ad autorizzare la concessione di linee urbane particolari (vuoi vedere che saranno quelle piu' utilizzate e sfruttate, che assicurano una redditivita' importante...) a privati scelti (in queste privatizzazioni di convenienza Prodi e' maestro in materia da oltre 20 anni, da quando, Presidente dell'IRI, la mando' in fallimento).

A tutti gli effetti, si tratta di una riforma di facciata, decisamente poco incisiva ma allo stesso tempo utile, soprattutto all'opposizione attuale, a capire che e' arrivato il momento di chiudere la campagna elettorale e mettersi a lavorare sul serio.
La direzione intrapresa dal ministro Bersani e', per pochi circoscritti casi, quella da imboccare: una liberalizzazione seria e' cio' di cui l'Italia ha bisogno. E che, sbagliando, Berlusconi non ha saputo dare. Troppi sono i dubbi che questo esecutivo possa colmare questa lacuna - non ne ha i mezzi e gli uomini - ma chi e' stato prima, qui ha fallito.
Dura da ammettere ma e' cosi'.


IlNano
Nella foto, una persona utile.

15 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Esatto Nano, hai colto nel segno. Non si può definire come la più grande liberalizzazione del secolo qualcosa che di liberale ha soltanto l'aroma. Fatto sta che ci si aspettava qualcosa di più dal vecchio govenro: da questo al massimo (speriamo!) ci becchiamo una morte precoce....

martedì, luglio 04, 2006 6:13:00 PM  
Anonymous Anonimo said...

scoccia ammettere che prodi in 2 mesi fa più di sb in cinque anni, eh?

provvedimenti di facciata? beccati questo: http://www.adusbef.it/consultazione.asp?Id=4852&T=P

martedì, luglio 04, 2006 6:21:00 PM  
Blogger Maurizio said...

@ alessio di carlo: ti ringrazio.
@ ste: hai ragione.
@ supramonte: scommetto che non ti sei letto il pdf firmato da Bersani. Poi - che casualita' - stavo proprio leggendo il link dell'adusbef che tu posti. E' semplicemente ridicolo, non so che tipo di preparazione abbiano i firmatari del comunicato ma con l'economia non hanno molta praticita' perche':
1) non spiegano COME si calcola il risparmio e propongono dei "numeri magici" (300, 350 euro) ad indicare il "risparmio annuo". Scrivono che la liberalizzazione dei saldi garantira' un risparmio del 10-15%: a parte l'impossibilita' di ricavare cifre da situazioni future, secondo loro accadra', grazie al decreto Bersani, che ogni giorno i piccoli commercianti (con un indice di rotazione delle vendite BASSISSIMO) venderanno a saldi e forse anche sottocosto. Certo, mi stupisco di non averci pensato prima.
2)Presa in giro. Chiudi un conto gratis su una banca e lo riapri su un'altra: risparmi 50 euro, e dopo? Adeguano immediatamente i tassi attivi sui depositi con una ricaduta benefica di 200 euro. Veramente? Con un rialzo immediato del tasso attivo dello 0,5%, per arrivare a 200 devi conservare sul tuo conto bancario qualcosa come 40.000 euro, realizzando lo stratosferico "profitto" a fine anno. Ah, ovviamente, essendo il tasso annuo, non devi aver mai prelevato nulla.
3)Ok. Grazie al decreto Bersani gli agenti assicurativi diventeranno tutti rincoglioniti e anziche' badare al loro portafoglio indicheranno ai loro clienti la polizza per loro piu' proficua. Grazie Lannutti per farci aprire gli occhi.
4)la liberalizzazione dei farmaci cosiddetti equivalenti con la
possibilità di vendita nei supermercati,sempre con la presenza di un
farmacista,invece di spingere (come affermano gli interessati) ad un aumento
dei consumi,produrrà invece meccanismi virtuosi di abbattimento dei
prezzi,non solo nei supermercati,ma anche nelle farmacie
. D'accordo, le aspirine costeranno dal 30 al 50 % di meno, ma le persone (lo AFFERMANO GLI INTERESSATI, questo e' metodo scientifico!!!) ne compreranno sempre la stessa quantita'. Se passa la norma, tra un anno mi darai ragione, fuor di dubbio.
5)Ho gia' scritto della class action: utile in teoria ma pericolosa in pratica. Soprattutto in Italia. Beppe Grillo ne sara' il primo e piu' costante fruente.
6)I notai stanno festeggiando con lo champagne nei flut di cristallo perche' non perderanno piu' tempo con le cose da poco (cioe': poco remunerative) e rimarra' saldo in mano loro il giro milionario dei mutui.

Tu chiamale, se vuoi, liberalizzazioni.

Il Nano

martedì, luglio 04, 2006 6:59:00 PM  
Blogger Mauriziosat said...

è da 4 giorni che pubblico sul mio blog una disamina delle varie parti di questo D.L.

Sono alla terza puntata ed ho già trattato , e SMONTATO
La storiella dei taxi
http://mauriziosat.blogspot.com/2006/07/truffatori-al-governo-2.html

La panzana delle farmacie:
http://mauriziosat.blogspot.com/2006/07/truffatori-al-governo.html

la strana riforma del comemrcio
http://mauriziosat.blogspot.com/2006/07/truffatori-al-governo-3.html

magari sarebbe carino se mi deste un'opinione .
perchè oltre che un gran picco di 120 visite giornaliere , mi sta costando notevole fatica cercare la verita' in quel casino .

mercoledì, luglio 05, 2006 2:29:00 AM  
Blogger Mauriziosat said...

accidenti i link lunghi non sono completi

vabbè . se volete li trovate scorrendo la pagina principale

PS :dobbiamo fare di piu' per non vedere piu' gente disinformata come SUPRAMONTE cadere in queste trappole

mercoledì, luglio 05, 2006 2:32:00 AM  
Anonymous Anonimo said...

naturalmente ho letto il decreto.

non è niente di che! bersani non fa che scopiazzare una ventina di raccomandazioni dell'antitrust. sforzo minimo, rendimento massimo.
è l'uovo di colombo: lo potevano fare tutti, ma nessuno l'ha fatto.
perchè? perchè "non avete le palleeeeee!!!" (è una citazione :)

ps: anche a me le cifre dell'adusbef sembrano un po' pompate. ma ti fanno capire che non è sono provvedimenti di facciata come tu partigianamente sostieni. :p

mercoledì, luglio 05, 2006 10:42:00 AM  
Anonymous Anonimo said...

x mauriziosat: gente disinformata lo dici a qualcun altro! dillo a phastidio, a ispirati e agli altri economisti di tocqueville... :p

mercoledì, luglio 05, 2006 10:44:00 AM  
Anonymous Anonimo said...

A me le associazioni dei consumatori mi stanno un po' su quelle cose...
Fanno terrorismo psicologico, come gli ultra-ecologisti.

Poi, chiamare liberalizzazione un provvedimento che di fatto istituisce una nuova lobby (quella dei consumatori) fa un po' ridere.

Per il resto, alcune cose sono giuste, in teoria, e avrebbe dovute farle la CdL già nel 2001 (anche per questo hanno perso), ma poi si tratta di vedere in pratica come si realizzano.
Se si "liberalizza" come in Romagna... siamo alle solite.

mercoledì, luglio 05, 2006 11:13:00 AM  
Blogger Maurizio said...

@ mauriziosat, i tuoi link sono:
TAXI
FARMACIE
COMMERCIO

@ supramonte: mi permetto di correggerti. Sforzo minimo, rendimento nullo. Riguardo alle cifre dell'Adusbef: non sono pompate, sono inventate, sono da Mago Othelma. Nel mio precedente intervento lasciavo un punto di domanda aperto sui firmatari di quel comunicato Adusbef. Beh, ecco chi e' Elio Lannutti: laureato in Sociologia (forse da qui gli provengono le preveggenti visioni economiche) e candidato dei Verdi. La sua competenza e' seconda solo alla sua imparzialita'.
@ mauro: se lavorano seriamente le associazioni consumatori possono risultare utili. Ma come vedi non e' un'abitudine italiota. E' proprio a queste strumentalizzazioni delle proteste che riferivano i miei dubbi sulle class action per esempio. Da quando ho scoperto che Lannutti e' un Verde poi, la credibilita' di queste unioni e' pressoche' nulla.
Il Nano

mercoledì, luglio 05, 2006 11:51:00 AM  
Anonymous Anonimo said...

sulla tua linea di pensiero: allora non servono le raccomandazioni dell'antitrust. non serve l'antitrust. non serve la regolazione... è questo che stai dicendo?

mercoledì, luglio 05, 2006 2:19:00 PM  
Anonymous Anonimo said...

serve serve, ma le liberalizzazioni serie sono un'altra cosa.....supramonte non fare il finto tonto....

mercoledì, luglio 05, 2006 2:35:00 PM  
Anonymous Anonimo said...

ogni passo nella giusta direzione va sostenuto con forza. qualche nervo è stato toccato se tassisti e avvocati scioperano.

e non fare tu il finto tonto! la destra tassinara sta mettendo i bastoni tra le ruote... ci credo che non avete liberalizzato un tubo per 5 anni...
siete solo chiacchere e distintivo... :)

mercoledì, luglio 05, 2006 7:13:00 PM  
Anonymous Anonimo said...

Eh certo. Mica come il governo Berlusconi, che ha fatto leggi importanti per guarire i mali endemici del sistema corporativo, come la legge Gasparri salva Rete4, come la depenalizzazione del falso in bilancio, come la salva Previti, la legge Cirielli sulle prescrizioni, la legge Cirami sul legittimo sospetto, quelle si che sono leggi che hanno portato una ventata di modernità liberale nel paese. Bravi! per quello siete all’opposizione e ci resterete a lungo!

giovedì, luglio 06, 2006 1:03:00 PM  
Blogger Maurizio said...

@ supramonte: qui nessuno dice che le raccomandazioni dell'Antitrust non siano utili. Ma allora, di che liberalizzazioni parliamo? I tassisti scioperano perche' la norma cosi' come e' stata presentata e' deleteria per loro e per il cliente. Che senso ha indire concorsi pubblici per l'acquisto delle licenze (PUBBLICI, quindi possiamo ben immaginare tutti come andranno a finire...) o concorsi riservati a chi ha gia' licenze (cioe' chi ha piu' liquidita' vince sugli altri)? Pensaci.
@ nana: nel post ho espresso chiaramente il mio disappunto per quei desiderata dell'ex governo che sono rimasti tali. Prendo atto di cio' che non si e' fatto e ringrazio i transmigranti UDC-cini che hanno ottimo merito in questo.
Cio' non toglie l'inettitudine di buona parte del decreto presentato da Bersani. Tutto qui.
Il Nano

giovedì, luglio 06, 2006 5:55:00 PM  
Blogger Maurizio said...

Da questo momento in poi i commenti anonimi saranno rimossi. E' permesso a chiunque di lasciare commenti, mi basta che le persone siano univocamente identificabili.
Il Nano

lunedì, luglio 10, 2006 4:13:00 PM  

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