Sabato pomeriggio: per Baglioni è il momento del passerotto, per
SuperPippo è tempo delle doppiette.
Inzaghi, come spesso accade, toglie le castagne dal fuoco al suo Milan inventando il primo gol contro l'Empoli da vero big del football, e poi arrotonda il risultato (dopo il 2-0 di
Sheva-Sempre-Lui) con una fortuita deviazione su punizione dell'ucraino. La questione è sempre quella:
"Lippi non far lo stupido staseraaaaa"... L'altro anticipo è Sampdoria-Juventus: basta
Nedved alla vecchia Signora per conquistare 3 punti e lasciare, lì in vetta alla classifica, tutto invariato.
Domenica Chievo e Lazio pareggiano 2-2 (doppietta del
Tir per i veronesi) su un campo da pallanuoto, il Cagliari conquista un'incredibile vittoria a Livorno con
Gobbi che si fa
Zidane per 10 secondi e serve a
Suazo una palla che l'onduregno "appoggia" in rete a 130 km/h circa, credo. Il derby toscano va alla Fiorentina:
Toni timbra il cartellino, pareggia
Vergassola, ma la vittoria è colta al 91-esimo grazie a
Pazzini in collaborazione con il pessimo portiere senese Fortin. Udinese e Ascoli impattano sull'1-1:
Di Natale, entrato da 30 secondi, la mette dentro, poi
Domizzi si procura e segna un rigore che neanche il miglior
Pippo Inzaghi dei tempi d'oro... In zona retrocessione il Parma continua il suo momento aureo e vince a Messina con il gol dell'australiano
Mark Bresciano, la Reggina al 94-esimo batte il Treviso al Tenni con gol del vecchietto
Amoruso Nicola. L'unica a vincere delle ultime 4 è il Lecce: una convincente prestazione contro il Palermo di
Papadopulo, un gol di
Vucinic e del recuperato
Guillermo Giacomazzi (finalmente a posto) le consentono di ossigenare la propria situazione di classifica. E se domenica batterà il Messina, la Serie A potrà ricominciare a non essere più un'utopia.
Il posticipo della domenica si conclude 1-1 tra Roma e Inter. I nerazzuri stoppano la marcia trionfale dei giallorossi a 11 vittorie consecutive, ma forse era lecito aspettarsi qualcosa in più dai ragazzi di
Mancini. E invece il pareggio al gol di
Taddei arriva solo all'89-esimo e lo sigla
Marco Materazzi: un gol che risponde sa solo alla domanda "Lippi deve convocarlo ai Mondiali di Germania?". Fermo restando che i due difensori centrali titolari in Nazionale saranno
Nesta e
Fabio Cannavaro,
Materazzi quando fa il gladiatore in una competizione lunga un mese può essere utile, anzi fondamentale.
Il migliore della settimana è
Filippo Inzaghi: inutile spendere parole su un fuoriclasse come lui. Resta sempre e comunque tra i più prolifici e costanti attaccanti del mondo. Irrinunciabile.
Il peggiore della settimana è ... qui ci sono due ex equo:
1) Pierre Nlend Wome: lascia le gambe aperte in area dettando il passaggio a
Mancini (suo avversario) per
Taddei (che doveva marcare lui) e propizia il gol della Roma (ma lui gioca nell'Inter...). Indecente.
2) Marco Fortin: quando avevo 4 anni e volevo fare il portiere, il mio allenatore Gino si raccomandava "Quando pari con i pugni butta la palla sempre verso l'esterno dell'area!". Fortin di anni ne ha 32, ma questa regola non l'ha ancora capita.
Pazzini e la Fiorentina ringraziano.
Un riconoscimento speciale, il
Premio Olio Cuore per il miglior salto in lungo/in alto va a
Maurizio Domizzi dell'Ascoli: avverte la presenza di un difensore udinese e tenta un doppio carpiato in area friulana, nemmeno sfiorato si butta a terra tipo esercizio di ginnastica artistica. L'arbitro assegna il penalty che Domizzi stesso trasforma centrale a 200 all'ora, per non saper nè leggere nè scrivere. Per le prossime Olimpiadi, l'Italia vanterà un tuffatore in più.