...E ANDIAMO AVANTI!...E ANDIAMO AVANTI!realizzato da Fratelli d'Italia

lunedì, agosto 28, 2006

L'Italia va alla Guerra.

Ci avevano abituato alla frottola sistematica nel tentativo di confondere le acque sulle loro vere intenzioni. Ci avevano riempito la testa con slogan furbeschi del tipo che loro erano quelli seri e gli altri dei fenomeni da baraccone. Non ci avevano neppure lontanamente convinto quando dicevano che le tasse non sarebbero aumentate: forse, anzi, diminuite. Per cinque anni la loro seria opposizione imbottita di scioperi e manifestazioni pacifiste aveva imbonito in pochissimi sul fatto che, una volta toccato a loro, la musica sarebbe cambiata. Niente da fare: la solfa e' la stessa, e' peggiorata, ogni giorno una stecca diversa.
Il Governo italiano, straripante di pacifinti de noantri, va alla Guerra.
Questa e' la notizia dell'estate.
Per mesi i rifondaroli e i democratici rossi (sic!) si sono battuti testa e cuore contro la guerra in Iraq, hanno rifiutato l'intervento italiano come forza di mantenimento della pace in un Paese che veniva fuori da un'esperienza dittatoriale anche cruenta come quella di Saddam Hussein. Hanno disconosciuto la risoluzione Onu 1546 e ora accettano la 1701 che e', in soldoni, la stessa cosa.
La Guerra, soprattutto se di mezzo c'e' l'America, e' uno scempio. Se poi c'e' di mezzo Berlusconi sono due scempi. Se serve anche a debellare una dittatura, ahi, tre scempi. In piu', se non c'e' modo di dare una mano a qualche gruppo di terroristi, beh, allora che guerra e'?
Sta di fatto che, per questa spedizione in Libano che i ragazzi italiani si apprestano ad intraprendere, di processioni condite con sventolii di bandiere rosso-arcobaleno non se ne sono viste. Al Governo tutti d'accordo: non solo bisogna farla questa guerra, ma appare anche necessario mandare piu' soldati di tutto il resto d'Europa. Si parla di quasi 3000 unita', 1000 in piu' della Francia alla quale fino alla fine abbiamo conteso il comando e alla quale subentreremo a breve a capo della missione. L'Italia, con un esecutivo farcito di pacifisti ad intermittenza, sara' a capo della spedizione in Libano. Gia': chi senno'? E d'altro canto fin da subito i progressisti al Governo sono apparsi come i piu' indicati a dirimere controversie di tal fatta: D'Alema che passeggia a braccetto con Hezbollah, che parla di equivicinanza italiana, in mezzo tra uno Stato democratico e dei terroristi, che definisce sproporzionata la reazione israeliana all'attacco palestinese. Bene, quando D'Alema dice queste cose finge di prendere a metro di paragone della sproporzione l'ultimo attacco coi mortaretti dei guerriglieri, sapendo bene che il vero obiettivo e' pero' l'annientamento dello Stato di Israele. Preferiamo optare per la malafede di Baffino piuttosto che per la sua ignoranza: siamo convinti che, quando da giovane lanciava le molotov invece di frequentare le lezioni universitarie inseguendo una laurea che non arrivo' mai, qualcosa sulla vicenda avra' pure letto.
Ma nel frattempo la spedizione italiana partira'. Le regole del nostro ingaggio, a discapito delle parole di Prodi che considerava chiaro anche il suo programma pre-elettorale di 281 pagine, sono tutt'altro che lucide: non e' spiegato se i nostri soldati potranno usare le armi, non e' chiaro contro chi e a quali scopi. Non e' chiaro se, tra i nostri compiti, ci sia anche quello di disarmare i terroristi oppure, per non far torto ai comunisti di casa nostra, quando incroceranno un Hezbollah i soldati italiani guarderanno da un'altra parte. Gli italiani avvertono questo senso di insicurezza, acuito e reso piu' profondo dalle dichiarazioni trionfalistiche e rassicuranti di Prodi, cui sempre meno concittadini danno peso e al quale ritirano ogni giorno che passa un po' di fiducia, anche tra coloro i quali in Aprile gliela concessero sprezzanti del pericolo.
Con tutti questi punti interrogativi, c'e' da scommetterci purtroppo, i nostri ragazzi non avranno vita facile in Libano. Come in tutte le guerre, qualcuno ci lascera' le penne. Ma qui, nessuno fiata. Qui, i pacifisti sono andati in ferie. E ci rimarrano, si suppone, finche' i loro amici persisteranno al Governo.
E intanto l'Italia va alla guerra.


IlNano
Nella foto, cattive compagnie di Massimo Il Birichino.

11 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Ottimo. Analoghe considerazioni le ho espresse nel mio post.

martedì, agosto 29, 2006 1:54:00 AM  
Blogger Maurizio said...

@ fenthion: ti ringrazio. Corro a leggere il tuo post allora! ;-)
Il Nano

martedì, agosto 29, 2006 9:24:00 AM  
Anonymous Anonimo said...

Sei tornato sì???
Cmq non vale modificare i precedenti post...non puoi scrivere ci si rilegge a settembre e poi modificarlo con a fine agosto!!!
Non sei coerente!!!

IPOCRITA

martedì, agosto 29, 2006 12:22:00 PM  
Anonymous Anonimo said...

L'unica cosa in cui convengo è l'assenza di parola da parte dell'estrema sinistra che se per l'Afghanistan ha mosso un putiferio, qui, visto che si trattava di Israele e Arabi, non ha neanche provato a muovere un dito. Le guerre sono tutte eguali, tutte portano morte e distruzione...d'altra parte una risoluzione ONU era l'unica cosa possibile per fermare la feroce ondata sanguinaria. Quindi è stato opportuno che sia stata votata a favore dall'Italia, non come dici tu, un atto di ipocrisia...
Su gli altri punti del tuo discorso, che come sempre fa acqua da tutte le parti, lascio rispondere un articolo dal tuo bene amato sole24ore.it del 26 agosto:

http://www.ilsole24ore.com/fc?cmd=art&codid=20.0.1810204768&chId=30&artType=Articolo&DocRulesView=Libero

In caso non riuscissi a visualizzare l'articolo dal link, lo puoi trovare sotto la sezione attualità ed esteri del giornale on-line:"L'intelligente ambiguità del successo politico italiano"

Ossequi, Giordy

martedì, agosto 29, 2006 1:36:00 PM  
Blogger Maurizio said...

@ bruno: non ho modificato alcunche' nel post prevacanziero, come puoi notare dalla data di pubblicazione dell'articolo. Ti sei confuso: in effetti ero intenzionato a tornare a fine agosto e cosi' e' stato.

@ giordy brown: ad uso e consumo degli altri lettori per leggere l'articolo del Sole 24 Ore che tu proponi seguite questo link.
Entrando nel merito dell'articolo, mi sembra in molti punti non condivisibile: dov'e' il successo diplomatico dell'Italia? La Francia manda 1000 soldati in meno di noi e ottiene subito il comando. L'Italia deve barattarlo con un'esposizione militare di gran lunga superiore a tutti gli altri Paesi europei! Il successo diplomatico, ahinoi, c'e' stato perche' nessun'altra nazione voleva assumere il ruolo che l'Italia ha assunto. E' un successo, si', ma perche' l'hanno lasciata vincere, si direbbe...
E poi, che senso ha parlare di trionfo di Prodi che ha unito la sua maggioranza? E' proprio questa la beffa che gli Italiani devono sorbirsi! Gli stessi personaggi politici si stracciarono le vesti contro altri interventi militari e ora basta avvolgersi la testa con una kefia (oppure tubare con un Hezbollah) perche' essi tacciano e si dichiarino favorevoli.
Hai ragione: le guerre sono tutte uguali, tutte portano morte e distruzione. Ma per i compagni non e' stato cosi'. Questo e' un atto di ipocrisia.
Il Nano

martedì, agosto 29, 2006 3:30:00 PM  
Anonymous Anonimo said...

speriamo bene..

mercoledì, agosto 30, 2006 11:07:00 AM  
Anonymous Anonimo said...

Secondo lorsignori forzaidioti è la stessa cosa BOMBARDARE una nazione leggimati da una BALLA (armi di distruzione di massa...what?) e promuovere una FORZA DI INTERPOSIZIONE tra due nazioni belligeranti? O secondo voi non ha senso muovere un capello se non ci sono di mezzo i nostri interessi energetici?

Ora facciamo un po' di conti: Italia di Berlusconi= congresso USA con stagisti applaudenti.

Italia del Mortadella: Leadership _CALDEGGIATA PERSINO DA ISRAELE_ sull'intervento nella zona attualmente più "calda" del pianeta, e apprezzamento unanime da parte di tutta la stampa internazionale.

Quand'è che ritrovate un minimo di dignità e andate a nascondervi?

sabato, settembre 02, 2006 6:49:00 PM  
Blogger Maurizio said...

@ nostalgicodidestra: caro amico, e' difficile risponderti almeno fino a quando non risulti chiara qual e' la domanda...Quanto alla legittimazione giuridica della guerra in Iraq, una volta per tutte, amici rossi intellettualmente superiori vi conviene informarvi: rileggendo, per esempio, la Risoluzione 1483 del 22 maggio 2003, la Risoluzione 1511 dell'Ottobre 2003, quella 1546 dell'8 Giugno 2004.
Probabilmente, conoscendo i fatti prima di parlare sara' piu' facile per tutti.
Il Nano

sabato, settembre 02, 2006 11:24:00 PM  
Anonymous Anonimo said...

Intanto il tuo "amici rossi" risparmialo per il Caruso di turno.

Secondo: Tra gli elettori della CdL continuate a ripetervi che non si sentono più pacifisti di qua, bandiere arcobaleno di là etc etc
etc, come quando si andava in Iraq.

E per giustificare i vostri travasi di bile dovuti ai risultati in politica estera che il vostro governo di mafiosi e di ballerine manco si sognava,
vi ostinate a non voler vedere la COLOSSALE DIFFERENZA che passa tra un'azione di OCCUPAZIONE MILITARE e un'azione di INTERPOSIZIONE in una ZONA DI GUERRA.

La differenza che passa tra il __CREARE UNA GUERRA__ (e migliaia di morti) e il TENTATIVO DI SEDARLA.

L'intervento in italia è stato legittimato dall'onu, certo. Ma solo dopo che l'Iraq è stato "occupato".

I pacifisti e i pacifinti rimproveravano al passato governo il fatto di essersi uniti al processo di sfruttamento delle risorse iraqene che è l'unico motivo per cui è iniziata la 2nda guerra del golfo.

In Libano non ci sono giacimenti da sfruttare. Non ci sono appalti sulla ricostruzione da cui abbuffarsi. Ci sono due nazioni in guerra e una ferita che continua a sanguinare da troppo tempo.

Questo voi naturalmente lo sapete benissimo, ma auto-raccontandovi la storiella dei pacifisti asimmetrici, vi sentite al calduccio.

L'Italia ha bisogno di un'alternativa SERIA alle sinistre. Non di un branco di pecori che frignano appena il loro partitino del cuore viene umiliato dalla realtà dei fatti.

Chiedetevi perchè non vinciamo UNA che sia UNA consultazione elettorale dal 2001, invece di spulciare "il Giornale" per trovare argomenti su cui frignare.

domenica, settembre 03, 2006 12:12:00 PM  
Blogger Maurizio said...

@ nostalgicodidestra: non mi pare molto lineare il tuo modo di ragionare. Scrivi che ora i pacifisti sono andati in letargo. Ed e' vero: probabilmente sei contento di questo fatto, ma non ti domandi come mai se prima non era opportuno mandare i nostri soldati in zone di guerra a mantenere la pace, come da testo Risoluzione Onu, adesso inviare truppe non solo e' possibile, ma necessario e anzi motivo di orgoglio per il Governo. Speravi in un Esecutivo capace di dare una svolta alla politica estera italiana: non e' accaduto perche' in Iraq i nostri soldati ci sono ancora, la missione in Afghanistan e' stata rifinanziata, ora si partecipa anche ad una nuova guerra. La svolta non c'e' stata e anziche' lamentarvi per le promesse e le aspettative tradite da coloro che voi avete eletto, non fiatate e vi allineate alle scelte dei politicanti al potere. In questo io noto dell'ipocrisia, perche' non ha senso lamentarsi di tutto e il contrario di tutto quando si e' all'opposizione e poi fare peggio - molto peggio, e non solo in politica estera - quando si acquisisce la maggioranza (e chissa' come).
Quanto al grassetto mi viene da sorridere...Se volevi attirare l'attenzione potevi farlo con una frase piu' intelligente.Berlusconi ha creato la guerra? O e' stato il Governo di Centrodestra?
Ancora, scrivi che in Libano non ci sono giacimenti da sfruttare, etc, etc...Verissimo, in Libano ci sono soltanto dei terroristi - gli Hezbollah - che il Ministro degli Esteri Italiano (un ex comunista, per intenderci) che tu hai votato definisce un Partito. Lui (e di conseguenza l'Italia) e' in una posizione di equivicinanza - ricordi? - tra uno Stato democratico come Israele e dei guerriglieri che assurgono a Partito perche' (testuali parole) "possiedono il consenso della popolazione". Un'analisi storica che non fa una piega, peccato anzi che Hitler con tutto il consenso che aveva non sia ancora a capo della Germania Nazista. Altro che la Merkel.
Quanto alle considerazioni finali, credo che gli uomini politici di questo tempo lascino molto a desiderare, da una parte e dall'altra. Ma permettimi di osservare il discorso da un'altra angolazione: l'Italia ha bisogno di un'alternativa alle sinistre. In mano a questi signori - comunisti, ex comunisti, sindacalisti, ex sindacalisti, verdi, ex magistrati sborniati dalla celebrita' - il nostro Paese non potra' mai decollare. Ecco perche', quando si parlava di meno peggio, insistevo col dire che questi non era certo Prodi. Ora l'Italia se ne sta accorgendo, caro nostalgicodidestra, non ci sono dubbi che moltissimi elettori che alle ultime votazioni hanno preferito l'attuale Esecutivo siano profondamente scontenti del risultato. E se potessero ritornerebbero indietro. C'e' solo da augurarsi che accada il prima possibile.
Il Nano

domenica, settembre 03, 2006 12:47:00 PM  
Anonymous Anonimo said...

Però...ne ahi di imaginazzione!!!1

lunedì, settembre 04, 2006 4:13:00 PM  

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