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domenica, ottobre 15, 2006

Finanziaria operaia.

Esiste un rischio aggravio fiscale per gli operai dell'industria. Lo ha detto il Governatore di Bankitalia Mario Draghi durante l'audizione alla Camera del 13 ottobre. Questo l'esempio fatto dal governatore. Nel 2005 un lavoratore dipendente del settore industriale «guadagnava una retribuzione lorda media pari a 23.100 euro. In assenza di carichi familiari, con la nuova struttura dell'Irpef a parità di reddito nominale questo lavoratore risparmierebbe in termini di imposta circa 60 euro l'anno», che si riducono a 10 a causa dell'aumento dei contributi previdenziali.
Ma «valutando anche l'impatto del drenaggio fiscale (il fiscal drag) sul prelievo dell'Irpef» l'effetto complessivo «è un aggravio del prelievo tra il 2006 e 2007 di circa 120 euro». In base all'ipotesi di modifica degli assegni familiari, in presenza di coniuge e due figli - ha poi proseguito il governatore - l'onere fiscale cala invece di 230 euro.
Per comprendere la simulazione fatta da Draghi ricordiamo in breve (con l'aiuto dell'autorevole Lavoce) che cosa è il fiscal drag e perchè riduce il reddito disponibile:

"In un'imposta progressiva, come l'Irpef, l'imposta media aumenta all'aumentare del reddito monetario. Quando si ha inflazione, un aumento del reddito monetario non comporta un pari aumento del reddito reale (e cioè della capacità di quel reddito di tradursi in acquisti di beni e servizi). Ma il sistema tributario non tiene conto di ciò, e tassa l'individuo di più (perché ha un reddito più alto) considerandolo più ricco. L'aumento di tassazione indotto dall'inflazione si chiama fiscal drag e discende da due fattori: 1) una quota sempre più ampia del reddito è assoggettata ad aliquote (marginali) più elevate; 2) il valore delle detrazioni e deduzioni di imposta per tipologie di redditi, per carichi familiari, eccetera, non è indicizzato all'aumentare dei prezzi e quindi diminuisce, in termini di potere d'acquisto, quando vi è inflazione."

Solo pochi mesi fa le stesse teste pensanti (?) che hanno proposto tale legge Finanziaria affermavano, fuori da ogni pudicizia (grazie ad Aurora per l'attento collage):

"Delinquenti politici. E' un'espressione molto seria, perchè non si può fare la campagna elettorale attribuendo ad altri intenzioni che non esistono e poi spanderle sui media in modo massacrante" (Romano Prodi - Repubblica, 31/03/2006)

"Sono io a dire se aumenteremo le tasse oppure no. Non le aumenteremo"
(Romano Prodi, 14/03/2006)

"Lo dico con chiarezza, noi non metteremo tasse sulla casa, per le imprese, sulle nostre famiglie e sui risparmi. Non se ne parla nemmeno"
(Francesco Rutelli - Repubblica, 31/03/2006)

"Nel programma di centrosinistra non c'è scritta neanche una riga sulla tassazione dei Bot"
(Francesco Rutelli - Repubblica, 30/03/2006)

"L’aumento della pressione fiscale non è il centro della campagna elettorale, è il centro della campagna di menzogne di Berlusconi"
(Massimo D’Alema - Repubblica, 30/03/2006)

Io spero che qualcuno si stia insultando.


IlNano
Nella foto: qualcosa che molti operai hanno perso.