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lunedì, ottobre 02, 2006

Qualcuno vi aveva avvertito.

Sono sempre stato convinto che per far ridere non sia necessaria una grande abilita'.
Alle volte, basta diventare Presidente del Consiglio e cominciare ad interessarsi di cose che non si maneggiano con capacita'. E' necessario, pero', per far ridere veramente, aver raccontato almeno due o tre cazzate grosse grosse in campagna elettorale.
E poi, possibilmente, alla prima occasione utile fare il contrario di quanto si era detto.
Si otterra' un duplice effetto: quello di far perdere la fiducia a quei pochi che avevano creduto alla prima versione (ma sono veramente in minoranza coloro i quali ci avevano ragionato su) e quello, tragicomico, di provocare del risolino isterico in chi, quando era il tempo, si era convinto che di coglioni e' piena l'Italia.
La notizia di attualita' che consente una digressione di tal fatta e' il varo della Finanziaria 2007, quella - per dirla alla Prodi old-school - che non avrebbe introdotto nuove gabelle: anzi, chi solo poche settimane addietro indicava nell'introduzione di nuove tasse da parte del Governo rosso la via d'uscita, veniva tacciato d'essere un "delinquente politico". E quando parla un Professore, si sa, lo fa sempre con cognizione di causa.
Siccome sono sempre stato un tipo ironico, mi piace ridere. Indovinate chi, i primi di aprile, parlava cosi': "Noi abbiamo detto che definiamo ricco chi abbia almeno parecchi milioni di euro, quindi miliardi di lire [...] E' ricco colui che è sereno e felice. Si tratta di un concetto interiore. Oltre un certo reddito la gente può essere più infelice...".
Allora - ha intuito la Volpe da Scandiano - organizziamo noi la felicita' degli altri. Solo, si nota un problema con gli ordini di grandezza, se e' vero - come riportano in Consiglio dei Ministri - che le nuove aliquote saranno: al 23 per cento fino ai 15000 euro annui, al 27 % da 15.001 a 28.000 euro e al 38 per cento da 28.001 a 55.000 euro, al 41 per cento (da 55.001 a 75.000 euro) e al 43 per cento l'aliquota massima, che comincia però ad agire dai 75000 euro invece che sopra i 100.000 euro. I miliardari per Prodi guadagnano meno di 3000 euro al mese e sono colpevoli di realizzare un reddito di questa misura...
I tagli alla spesa previsti nella nuova legge Finanziaria si attestano sui 5 miliardi; per di più, di questi 5 miliardi, 3 vengono dai ticket sanitari. E tutto a danno della classe media.
Quando per una busta paga intorno ai 3 mila euro mensili (questa è l’area maggiormente colpita dalla riforma Visco), aumenta l’Irpef, vengono introdotte le addizionali comunali, provinciali e regionali, aumenta l’Ici sulla prima casa, il reddito disponibile viene ridotto, il risultato è una stretta a tutta l’economia del Paese. Non serve un'eminenza grigia dell'economia per capire che, se in una busta paga entra meno denaro, non se ne spendera' certo di piu'.
Anche Confindustria, dopo 5 anni trascorsi a infangare l'operato del Governo precedente, dopo aver proposto (soprattutto ai suoi livelli dirigenziali) una campagna elettorale parallela a quella ufficiale (e chissa' a favore di chi...), ora si accorge di aver fatto la scelta sbagliata.

Non e' con le tasse che si rilancia l'economia di un Paese.
Ma, forse, solo chi non e' coglione puo' capirlo.


IlNano
Nella foto, non c'era bisogno dell'indizio.

2 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Eh beh...come darti torto Nano? Le tasse SONO AUMENTATE questa è la verità!!

b.

lunedì, ottobre 02, 2006 1:07:00 AM  
Blogger Maurizio said...

@ b.: e di questo non possiamo far altro che ringraziare!
Il Nano

martedì, ottobre 03, 2006 12:07:00 AM  

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