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domenica, ottobre 22, 2006

Si studi di meno.

Dopo le recenti cadute di immagine in campo interno ed internazionale, i declassamenti delle agenzie mondiali dovute alla sciagurata Finanziaria che il Governo si accinge a votare con la fiducia, i Savonarola al Governo non sembrano paghi dei danni (importanti e duraturi) che la loro politica da quattro soldi sta infliggendo al Paese.
Cosi', il Ministro della Pubblica Istruzione Fioroni se ne esce con una idea delle sue: qui non stiamo neanche a ricercare epiteti offensivi per la proposta di questo figuro politicante, sarebbe come sparare sulla Croce Rossa. In soldoni, la fervida mente del Margheritino ha cosi' sentenziato: "gli studenti italiani studiano troppo: ben 10 ore e mezzo la settimana".
Ora, vedendo come i suoi colleghi hanno fatto i conti per elaborare la Manovra Finanziaria non ci sarebbe da stupirsi se questo signore non si fosse nemmeno accorto che 10 ore e mezzo alla settimana equivale a dire 1 ora e mezzo al giorno, e ancor meno da rimanere allibiti ci sarebbe se si decidessero di imporre dei tagli anche sul numero delle ore di studio dei loro futuri contribuenti. Quello che fa specie e' che si tenti di presentare l'ora e mezzo di studio casalingo a cui gli studenti sono costretti come qualcosa di demoniaco e sul quale tentare di ricercare una soluzione! Ed e' ancora piu' curioso che l'idea sia balenata nel cervellotico Ministro dopo una chiaccherata con gli studenti vincitori delle Olimpiadi della Matematica che, se sono i vincitori, sara' - si suppone - per qualche valido motivo. "Non sono mica degli Archimede Pitagorico" - esclama il vulcanico Ministro dell'Istruzione (riferendosi, chi lo sa, ad Archimede o a Pitagora): certo, e di pomeriggio non giocano mica a calcetto con Pippo e non accompagnano Pluto al parco di Topolinia a fare cacchina...
Sorvolando sull'ignoranza del politico che, a dirla tutta, fa anche un po' ridere, bisognerebbe riflettere sul fatto che prendere come parametro di riferimento gli studenti che sono piu' veloci di altri ad apprendere non e' solo una corbelleria bella e buona ma anche una scelta ragionevolmente errata: vuol dire impedire alla stragrande maggioranza dei ragazzi di poter crescere intellettualmente perche' incapaci di reggere il passo di quei pochi/pochissimi che hanno la fortuna di possedere sinapsi piu' rapide... E non v'e' dubbio che questa chiave di lettura sia forse quella che ai centrosinistri piace di piu'.
Abbassare il livello
dei loro sudditi e' infatti quello che storicamente tentano di fare: aumentando il numero dei posti pubblici (dove non esiste la concorrenza e la meritocrazia), favorendo l'aggregazione di immigrati (che, loro malgrado, sono spesso costretti a lavori di bassa manovalanza o delinquenza pura), indicando il privato (dove l'abilita' del singolo conta eccome) e la ricchezza che da quel settore si puo' ricavare come qualcosa dalla quale rifuggire.
La cultura e l'istruzione, quelle meglio lasciarle a qualcun altro.
A gente come Fioroni, per esempio.


IlNano
Nella foto: uno che studia meno di 1 ora e mezzo al giorno.

7 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Ministro del cazzo degno del suo governo comunista!

lunedì, ottobre 23, 2006 12:13:00 AM  
Anonymous Anonimo said...

Già per venire incontro alla finanziaria hanno suggerito di ridurre il numero di bocciati se poi gli riducono pure le ore di studio... contando che già oggi chi esce da una scuola italiana è fondamentalmente ignorante che ne sarà della classe politica futura? Sarà ancora peggio di questa?

martedì, ottobre 24, 2006 11:36:00 PM  
Blogger Maurizio said...

@ anonimo: mi sembra chiara come opinione...
@ cassandra: gia', perche' avere meno bocciati vuol dire spendere di meno in classi e professori. Non ci pensano che bocciare di meno vuol dire anche aprire la strada all'ignoranza di Stato. Oppure lo sanno ed e' quello che vogliono...
Il Nano

mercoledì, ottobre 25, 2006 12:22:00 PM  
Anonymous Anonimo said...

Caro Nano,
ti ringrazio per avermi dato modo di conoscere questo tuo blog, così avremo la possibilità di confrontarci...ma sempre con cordialità. Ho risposto al tuo commento su aurora86.
Cordiali saluti.

venerdì, ottobre 27, 2006 2:52:00 PM  
Blogger Maurizio said...

@ Anonix: qui sei il benvenuto. Leggi e commenta...ma sempre con cordialita', come si addice a Persone che amano definirsi tali.

Il Nano

venerdì, ottobre 27, 2006 6:40:00 PM  
Anonymous Anonimo said...

Mhmhmhmh ed è per questo che i liberali scappano ormai anche loro a sinistra. Se questo sarebbe il pensiero della destra.

mercoledì, gennaio 03, 2007 3:37:00 PM  
Anonymous Anonimo said...

Assistiamo in questi giorni a valanghe di soldi pubblici che, con l'eslpicito assenso dei pù ed il tacito accordo di tutti, corrono al capezzale della grande finanza e delle imprese in crisi per tentare di mettere in atto un "salvataggio"!
Perche' non fare altrettanto per color che lottano quotidianamente per sopravvivere all'indigenza e alla precarietà? Perchè i soldi per i più deboli non ci sono mai e per "loro" sempre? II Governo Berlusconi, in totale assenza di opposizione ed in sostanziale continuità con quanto ereditato da Prodi, ha deciso di sostenere senza riserve le pretese di Confindustria ed in nome del liberismo sta pesantemente attaccando i diritti ed i salari dei lavoratori, dei pensionati e delle loro famiglie. Questo governo si occupa solo dei banchieri, dei palazzinari, delle imprese, degli “amici degli amici”, riservando lacrime e sangue ai ceti popolari, come testimonia un rapporto redatto sulla base di dati forniti dalla Banca Europea, per cui 120 miliardi di euro sono stati dirottati dai lavoratori alle imprese. Invece di mettere mano a questa vera e propria emergenza, la "TRIADE" Governo-Confindustria-Sindacato ha avviato la stagione del definitivo smantellamento di salari, pensioni, scuola, sanità, giustizia, sicurezza. E’ in atto un evidente tentativo di cancellare le conquiste ottenute dai lavoratori grazie a decenni di dure lotte ed enormi sacrifici. E’ in atto la “svendita totale” della res pubblica per affermare la supremazia degli interessi dei “padroni” rispetto a quelli della “gente”!
NON POSSIAMO PERMETTERLO!
E’ ORA DI FAR SENTIRE LA NOSTRA VOCE!
E’ arrivato il momento, considerata la latitanza di tutti i sindacati - ovvero di quelle organizzazioni nate e finanziate dai lavoratori per la difesa e la tutela del lavoro - di comunicare alle OO.SS. medesime, per iscritto, a firma di tutto il personale delle varie amministrazioni, l'intenzione di non voler più contribuire al “loro-sostentamento” se a breve tempo non saranno in grado di fare il loro mestiere: adeguare salari e pensioni al costo della vita. Cosa che avrebbero già dovuto fare, con fermezza e determinazione, ma che, invece, la loro “inadempienza” ha trascurato, portando il mondo del lavoro ad essere lo scarto della nazione.
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venerdì, ottobre 17, 2008 2:34:00 PM  

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