Il seguente brano è estratto dal blog Schegge di Vetro (leggilo anche qui). Non l'ho scritto io, ma mi piaceva e ve lo posto :
Avevo deciso di non infierire. Ho volutamente omesso di parlare di Fassino e della di lui "Consorte", della superiorità morale della sinistra, del conflitto di interessi a senso unico, del silenzio degli intellettuali e dei leader dell'attuale opposizione di fronte alla nauseabonda vicenda della scalata bancaria mancina (non meno olezzante di quella "destra"), ma la lettera di oggi pubblicata sulla Stampa a firma Romano Prodi ha varcato il limite del decoro.
Ora, io capisco la necessità di provare una difesa, ma qui si esagera supponendo che tutti gli Italiani (inclusi coloro che gravitano attorno all'Ulivo, o all'Unione o come accidenti si chiama) siano una combriccola di fessi pronti a bersi qualsiasi panzana. Cito un passo:
Perché esiste ancora una maggioranza, una massiccia maggioranza, di Italiani per bene (per bene, non perbenisti), di cittadini onesti (moralmente onesti e non moralisti) che si stanno rivolgendo a noi proprio in ragione del fatto che alla classe dirigente del centrosinistra riconoscono una maggiore tensione morale, un più forte senso dello Stato e del bene comune; che guardano a noi con fiducia nella speranza di non essere più governati in regime di conflitto di interessi, di non vedere più le Camere umiliate nell'approvare a colpi di fiducia leggi ad personam, ma di vedere di nuovo all'opera una classe dirigente animata da spirito di servizio e - termine forse desueto, ma che vale la pena di rispolverare e rivalutare - da amor di Patria.
Ma davvero, Professore? E' davvero convinto che si possa continuare a scrivere una fesseria del genere senza paura di passare per disinformato - nel migliore dei casi - o in malafede? Specie da Lei, esimio Professore, che ha la memoria inversamente proporzionale alla lunghezza del naso quando parla di leggi "ad personam", dimenticando la riforma dell'abuso d'ufficio proposta dal Suo Avvocato (Ministro della Giustizia) quando Lei era Premier e tosto approvata. Non Le risparmiò qualche grattacapo? Fece sul serio gli interessi patrii regalando enormi pezzi di IRI agli amichetti Suoi e della defunta sinistra democristiana?
"Maggiore tensione morale", "spirito di servizio", "conflitto di interessi" e "amor di Patria" sono concetti che, usciti dalla Sua penna, fanno sorridere al termine di una giornata di onesto lavoro (se trascorsa senza soverchi problemi), ma incazzare terribilmente - perdoni il linguaggio da trivio - se soltanto si è incappati in un ascensore occupato.
Lei dice che un politico debba essere informato sui movimenti che possano cambiare il quadro economico, che questo è normale. Vero, ma dopo aver ricevuto le informazioni, Lei trova moralmente superiore commentare "siamo padroni di una banca"?
E poi la chiusa.... Ma Santi Numi! Anche il ".....fumus persecutionis, fumus che innegabilmente esiste...". Bravo! Proprio come il Suo Compagno di merende Fassino, che urla all'aggressione.
Io non sono tra i Suoi elettori (se vi fosse ancora qualche dubbio in proposito), ma non so come la penseranno quelli che avevano quasi deciso di barrare la casella con il simbolo che avrebbe dovuto mandarLa a Palazzo Chigi. Specie dopo aver sentito lo stridìo dei Suoi artigli sullo specchio stampato sul quotidiano torinese. Io non credo la prenderanno benissimo, non tutti almeno, ma più di quanti Lei e Pierino abbiate ragione di supporre.
Con la Sua lettera, Signor Prodi, ha finito di essere semplicemente ridicolo. Ha toccato il grottesco, mettendosi nelle condizioni di beccarsi una nota sul registro da parte del Cavaliere di Arcore senza poter nemmeno replicare un "bao".
Avrebbe potuto scrivere tante altre cose, ad esempio: "Scusate, abbiamo toppato!". Forse i suoi non avrebbero dimenticato, ma gliel'avrebbero perdonata. Forse qualcuno da destra avrebbe notato la differenza alla quale Lei tanto dimostra di voler tenere.
Invece, eccoLa qua, a pretendere di dar lezioni di stile e a legittimare in modo autoreferenziale per Sè e per la Sua parte la patente di Migliori.
Sa cosa credo che succederà il prossimo 9 aprile? Che "....la maggioranza, la massiccia maggioranza, di Italiani per bene (per bene, e non perbenisti)", non le timbrerà il biglietto. Perchè, se proprio dobbiamo avere personaggi discutibili al Governo, a questo punto è meglio Berlusconi. Per due motivi: il primo è che ha il buon gusto di non farci paternali, sapendo di non averne i titoli; il secondo è che, con la bandana, almeno ci fa ridere.
Al Suo schieramento riserveranno sì una croce, ma non quella che crede Lei.
Con immutata disistima.
(Nelle foto, due persone moralmente superiori)