Ora è ufficiale. Dopo l'
outing del
Corriere della Sera, ieri abbiamo appreso che
anche la Rai è controllata da Berlusconi. Ieri abbiamo scoperto che il Presidente del Consiglio ha fortissime ingerenze sull'emittente di Via Mazzini e su RaiTre in particolare. Probabilmente lo abbiamo capito fin dall'inizio. Non c'è stato bisogno di mezz'ora di
In 1/2 Ora...Pochi minuti e il controllo mediatico di Berlusconi sulla trasmissione della Annunziata è apparso ai più subito patente.
Per i pochi a cui ieri fosse sfuggita la notizia, un'intervista presso lo studio di
In 1/2 Ora, trasmissione di approfondimento politico condotta dall'ex presidente Rai Lucia Annunziata (già giornalista de
Il Manifesto e
la Repubblica, quotidiani anche questi notoriamente vicini al pensiero berlusconiano) è stata interrotta dallo stesso Presidente del Consiglio.
Si preannunciava come un dialogo spigoloso quello tra la Annunziata e Berlusconi, in primis per le note ostilità ideologiche della giornalista stessa (che da sempre si dichiara di sinistra e lavora per la sinistra). E non ci è voluto molto a capirlo. Ammaestrata in maniera ineccepibile da anni di RaiTre (rete della quale la maestra Annunziata fu a suo tempo anche direttrice), la Annunziata parte subito all'attacco incalzando il suo interlocutore con domande ficcate e precise. Fin qui nulla di trascendentale: la Annunziata esercita in qualche modo il mestiere di giornalista (ci si potrebbe però domandare perché mai la
bella Lucia riservi i suoi bollori solo a taluni ospiti...).
Ma per quale motivo non lasciare parlare il rispondente? Ma per quale motivo interferire con i propri commenti sulla voce altrui? Ma per quale motivo tentare di innervosire l'intervistato con domande che poco hanno a che fare con il momento politico, e per giunta non voler poi ascoltare le risposte? Ecco: questo è il punto. In una conversazione ci si aspetta che chi pone una questione abbia dopo anche la voglia e la pazienza di ascoltare un'eventuale risposta.
Se poi tale risposta non è completamente soddisfacente, nulla vieta (anzi, il buon giornalismo lo impone) di riformulare la domanda e attendersi un'altra risposta. Ma per quale motivo interrompere chi sta parlando? Berlusconi si innervosisce (e vorrei vedere chiunque a non riuscire ad esprimere un pensiero più lungo di una quarantina di secondi perché c'è qualcuno che te lo impedisce), avverte che
o gli viene consentito di parlare oppure lui alza i tacchi e se ne va. E qui il coup de théâtre di Lucia Annunziata: lo guarda negli occhi (!) e gli rammenta che
questo lui non può farlo. Gli intima di ritirare questa affermazione. Già .
E perché mai, dott.ssa Annunziata? Ma per quale motivo il Presidente Berlusconi non può prendere ed andarsene? Interrogativi che restano aperti. Per la cronaca, Berlusconi saluterà sorridente la giornalista e si allontanerà poi dallo studio (i microfoni lo colgono dire
"E la Rai sarebbe controllata da me?!?").
A poco servono i commenti di chi afferma che la colpa dell'accaduto è del Premier:
nulla può consentire ad un impiegato del servizio pubblico di sormontare insistentemente e reiteratamente con la propria voce gli interventi altrui. Se credi che l'altro non abbia risposto nel modo più accurato, gli poni nuovamente la domanda.
Altrimenti, cara Annunziata,
lui prende e se ne va. E mi consenta, dott.ssa Annunziata, ognuno può comportarsi e parlare come meglio crede. E' quella che, per ora, si chiama
democrazia. Speriamo perduri anche in futuro.
Nella foto sopra: una giornalista controllata da Berlusconi.