Alle 15.01 avevano vinto di 5 punti. A partire dalle 15.01 si susseguivano dichiarazioni di sconfitta del centrodestra e di Berlusconi. Alle 15.01 l'Italia aveva deciso di cambiare, fortemente, scontenta dai 5 anni di governo di destra. Alle 15.01 si era capito che, per la prima volta nella storia della seconda repubblica, la sinistra aveva preso il maggior numero di voti assoluti.
Alle 15.01.Perche' poi gli exit-poll si sono rivelati per quello che sono, il prolungamento di sondaggi falsi e falsati, e le volonta' degli elettori italiani si sono delineate con maggiore chiarezza. Al Senato la CdL vince per circa 350 mila voti, oltre 1 punto percentuale, e solo questa legge elettorale consente un sostanziale pareggio in termini di seggi, ben al di sotto della reale vittoria in termini numerici. Chissa' se tutta la sinistra sara' ancora contraria a questa legge... Alla Camera, come era prevedibile, il distacco diminuisce notevolmente e si arriva alla vittoria (per ora presunta perche' ci sarebbero 500 mila schede da ricontrollare) dell'Unione (unione...si fa per dire!) per circa 16000 voti, o.1 %. Con il maggioritario la CdL avrebbe forse vinto, stando alle cifre attuali.
Questa situazione di essenziale pareggio (come testimoniano le dichiarazioni di Bertinotti, Pecoraro Scanio e altri sinistrodi che addirittura propendono per una nuova tornata elettorale)
non impedisce a nonno Romano da Scandiano di tenere un comizietto a Roma alle 3 di notte (gia', quello delle 18.30 era stato annullato per prudenza - ma non avevano vinto con uno scarto del 5 % ?)
in cui, fiero e tronfio (probabilmente di aver scialacquato un vantaggio netto attribuitogli da tutti gli
auterevoli quotidiani italiani - Repubblica, Corriere, etc etc...),
sorrideva e dichiarava di aver vinto.
Complimenti professore. Lei ha vinto! Ma cosa?
Con la stringata maggioranza che si ritrova a Camera e Senato, con i figuri che annovera tra i membri del suo pseudo-partito, se e' vero che la primavera e' cominciata il 10 aprile, essa durera' giusto il tempo di una stagione: tre mesi al massimo.
Analizziamo un po' i numeri. Si tratta di una procedura invisa ai mancini, con i numeri (che danno loro sempre torto) non vanno tanto d'accordo: meglio le parole, che tanto
quello che diciamo, poi la gente se lo dimentica...
Per cominciare, anticipiamo che la vittoria e' tutta da vedersi , sia alla Camera, sia al Senato. Continuiamo ricordando che,
in voti assoluti, la Sinistra ha perso: 350 mila di svantaggio al Senato, 16 mila di vantaggio alla Camera. A loro, a cui piace riempirsi la bocca con parole importanti come "etica", "morale" (parole da cui si discostano nei fatti), forse non fa piacere ricordare la attuale sconfitta morale. Per terzo, tutti voi
ricordate Prodi che affermo' con la solita finta sicumera
che, in caso di pareggio (che lui avrebbe peraltro interpretato come una debacle),
si sarebbe tornati al voto. Stanotte ha gia', chiaramente, cambiato idea: la serieta' al governo, come lui ama dire. Oppure c'e' da pensare che Prodi non interpreti questa situazione come un pareggio. Ne ha facolta', e ci ha gia' abituati a voli pindarici logici che anche questo come ultimo non stupirebbe.
La sinistra ha presentato queste votazioni come un referendum pro o contro Berlusconi. Berlusconi ha vinto,
allora. Forza Italia si conferma il primo partito in Italia, con una netta, indiscutibile, superiorita' in termini di voti nei confronti del secondo, quei Democratici di Sinistra che sono sotto di oltre 6 punti percentuali. Quei Democratici di Sinistra di Massimo D'Alema, che alle 15.01 gia' ghignava sotto i suoi baffetti da
borghese finto proletario, sottoscrivendo la rovinosa caduta di Berlusconi e la netta prevalenza di una coalizione, l'Unione, che gia' lo aveva scaricato.
Ha dell'incredibile poi il fatto che, al Senato per esempio, la somma dei voti di Rifondazione Comunista e la lista Insieme con l'Unione (Verdi e Comunisti Italiani) - i partiti piu' estremi di questa Unione gia' di per se' piu' radicale che moderata - superino quelli di Margherita.
Qualcuno disse che in realta' in Italia si scontrava il centro-destra con la sinistra-centro: bene, i numeri ci dicono che aveva ragione.
Un'ultima, doverosa, riflessione sulla geografia del voto.
Il Nord vota compatto per il centro-destra e Berlusconi in particolare, le zone piu' disagiate e meno produttive d'Italia tifano per Prodi e la sua Armata Brancaleone: Piemonte, Lombardia, Friuli-Venezia-Giulia, Veneto premiano ancor piu' che in passato la politica di centro-destra. Ed e' strano che con la crisi produttiva che la sinistra dipinge il motore economico del Paese sia dalla parte di chi ha governato fin ora. Un'ulteriore conferma, se mai ce ne fosse stato bisogno, che Montezemolo e la Confindustria si sbagliavano.
Al Sud, la Puglia appare gia' stanca di un governo comunista (Nichi Vendola - PRC) e inverte la rotta votando per la Cdl. La Sicilia si conferma baluardo azzurro.
Infine, una nota sui sondaggi. Quelli rossi si sbagliavano, e di moltissimo. I quotidiani non schierati hanno speso fiumi di inchiostro per mettere in guardia gli elettori: ma e' inutile se non c'e' la volonta' di informarsi. Una volta di piu', il miglior sondaggista si e' rivelato Berlusconi, che annunciava le due coalizioni vicinissime tra loro.
Nella foto, Romano Prodi alle 15.01.