...E ANDIAMO AVANTI!...E ANDIAMO AVANTI!realizzato da Fratelli d'Italia

venerdì, ottobre 27, 2006

Eureka!

Dopo che sulle agenzie di stampa prende risalto la notizia di sedicenti controlli fiscali illegali su Prodi e consorte, dopo che Fassino e gli spiriti inquieti del post-comunismo accusano il Governo precedente di essere "mandante politico" delle spie, dopo che tra i nomi illustri compare quello di Giorgio Napolitano, dopo che tra gli altri nomi illustri compaiono quelli di Sabrina Ferilli, Giorgia Palmas, Alex Del Piero, Francesco Totti, Loris Capirossi, dopo che, oltre a Prodi, Fassino, D'Alema si scopre che tra i controllati ci sono anche Berlusconi, i suoi figli, Emilio Fede, dopo che la risibile accusa del movente politico si perde tra le lente sinapsi di chi l'aveva per primo congeniata, dopo che qualcuno - concedendo alla questione la giusta importanza - la definisce una "bufala totale", dopo che qualcun altro, invece, un'idea del genere la vuole tramutare in Legge dello Stato, dopo che si scopre incredibilmente che gli Italiani sono un popolo di curiosi e che chi lavora all'Anagrafe Tributaria e' italiano...beh, dopo tutto questo la First Lady, Flavia Franzoni in Prodi, specula: "Adesso capisco molte cose...". Cioe' il niente che da questa storia c'e' da capire.
Dio li fa e poi li accoppia.


IlNano
Nella foto, una vittima del complotto politico saluta Fassino.

domenica, ottobre 22, 2006

Si studi di meno.

Dopo le recenti cadute di immagine in campo interno ed internazionale, i declassamenti delle agenzie mondiali dovute alla sciagurata Finanziaria che il Governo si accinge a votare con la fiducia, i Savonarola al Governo non sembrano paghi dei danni (importanti e duraturi) che la loro politica da quattro soldi sta infliggendo al Paese.
Cosi', il Ministro della Pubblica Istruzione Fioroni se ne esce con una idea delle sue: qui non stiamo neanche a ricercare epiteti offensivi per la proposta di questo figuro politicante, sarebbe come sparare sulla Croce Rossa. In soldoni, la fervida mente del Margheritino ha cosi' sentenziato: "gli studenti italiani studiano troppo: ben 10 ore e mezzo la settimana".
Ora, vedendo come i suoi colleghi hanno fatto i conti per elaborare la Manovra Finanziaria non ci sarebbe da stupirsi se questo signore non si fosse nemmeno accorto che 10 ore e mezzo alla settimana equivale a dire 1 ora e mezzo al giorno, e ancor meno da rimanere allibiti ci sarebbe se si decidessero di imporre dei tagli anche sul numero delle ore di studio dei loro futuri contribuenti. Quello che fa specie e' che si tenti di presentare l'ora e mezzo di studio casalingo a cui gli studenti sono costretti come qualcosa di demoniaco e sul quale tentare di ricercare una soluzione! Ed e' ancora piu' curioso che l'idea sia balenata nel cervellotico Ministro dopo una chiaccherata con gli studenti vincitori delle Olimpiadi della Matematica che, se sono i vincitori, sara' - si suppone - per qualche valido motivo. "Non sono mica degli Archimede Pitagorico" - esclama il vulcanico Ministro dell'Istruzione (riferendosi, chi lo sa, ad Archimede o a Pitagora): certo, e di pomeriggio non giocano mica a calcetto con Pippo e non accompagnano Pluto al parco di Topolinia a fare cacchina...
Sorvolando sull'ignoranza del politico che, a dirla tutta, fa anche un po' ridere, bisognerebbe riflettere sul fatto che prendere come parametro di riferimento gli studenti che sono piu' veloci di altri ad apprendere non e' solo una corbelleria bella e buona ma anche una scelta ragionevolmente errata: vuol dire impedire alla stragrande maggioranza dei ragazzi di poter crescere intellettualmente perche' incapaci di reggere il passo di quei pochi/pochissimi che hanno la fortuna di possedere sinapsi piu' rapide... E non v'e' dubbio che questa chiave di lettura sia forse quella che ai centrosinistri piace di piu'.
Abbassare il livello
dei loro sudditi e' infatti quello che storicamente tentano di fare: aumentando il numero dei posti pubblici (dove non esiste la concorrenza e la meritocrazia), favorendo l'aggregazione di immigrati (che, loro malgrado, sono spesso costretti a lavori di bassa manovalanza o delinquenza pura), indicando il privato (dove l'abilita' del singolo conta eccome) e la ricchezza che da quel settore si puo' ricavare come qualcosa dalla quale rifuggire.
La cultura e l'istruzione, quelle meglio lasciarle a qualcun altro.
A gente come Fioroni, per esempio.


IlNano
Nella foto: uno che studia meno di 1 ora e mezzo al giorno.

domenica, ottobre 15, 2006

Finanziaria operaia.

Esiste un rischio aggravio fiscale per gli operai dell'industria. Lo ha detto il Governatore di Bankitalia Mario Draghi durante l'audizione alla Camera del 13 ottobre. Questo l'esempio fatto dal governatore. Nel 2005 un lavoratore dipendente del settore industriale «guadagnava una retribuzione lorda media pari a 23.100 euro. In assenza di carichi familiari, con la nuova struttura dell'Irpef a parità di reddito nominale questo lavoratore risparmierebbe in termini di imposta circa 60 euro l'anno», che si riducono a 10 a causa dell'aumento dei contributi previdenziali.
Ma «valutando anche l'impatto del drenaggio fiscale (il fiscal drag) sul prelievo dell'Irpef» l'effetto complessivo «è un aggravio del prelievo tra il 2006 e 2007 di circa 120 euro». In base all'ipotesi di modifica degli assegni familiari, in presenza di coniuge e due figli - ha poi proseguito il governatore - l'onere fiscale cala invece di 230 euro.
Per comprendere la simulazione fatta da Draghi ricordiamo in breve (con l'aiuto dell'autorevole Lavoce) che cosa è il fiscal drag e perchè riduce il reddito disponibile:

"In un'imposta progressiva, come l'Irpef, l'imposta media aumenta all'aumentare del reddito monetario. Quando si ha inflazione, un aumento del reddito monetario non comporta un pari aumento del reddito reale (e cioè della capacità di quel reddito di tradursi in acquisti di beni e servizi). Ma il sistema tributario non tiene conto di ciò, e tassa l'individuo di più (perché ha un reddito più alto) considerandolo più ricco. L'aumento di tassazione indotto dall'inflazione si chiama fiscal drag e discende da due fattori: 1) una quota sempre più ampia del reddito è assoggettata ad aliquote (marginali) più elevate; 2) il valore delle detrazioni e deduzioni di imposta per tipologie di redditi, per carichi familiari, eccetera, non è indicizzato all'aumentare dei prezzi e quindi diminuisce, in termini di potere d'acquisto, quando vi è inflazione."

Solo pochi mesi fa le stesse teste pensanti (?) che hanno proposto tale legge Finanziaria affermavano, fuori da ogni pudicizia (grazie ad Aurora per l'attento collage):

"Delinquenti politici. E' un'espressione molto seria, perchè non si può fare la campagna elettorale attribuendo ad altri intenzioni che non esistono e poi spanderle sui media in modo massacrante" (Romano Prodi - Repubblica, 31/03/2006)

"Sono io a dire se aumenteremo le tasse oppure no. Non le aumenteremo"
(Romano Prodi, 14/03/2006)

"Lo dico con chiarezza, noi non metteremo tasse sulla casa, per le imprese, sulle nostre famiglie e sui risparmi. Non se ne parla nemmeno"
(Francesco Rutelli - Repubblica, 31/03/2006)

"Nel programma di centrosinistra non c'è scritta neanche una riga sulla tassazione dei Bot"
(Francesco Rutelli - Repubblica, 30/03/2006)

"L’aumento della pressione fiscale non è il centro della campagna elettorale, è il centro della campagna di menzogne di Berlusconi"
(Massimo D’Alema - Repubblica, 30/03/2006)

Io spero che qualcuno si stia insultando.


IlNano
Nella foto: qualcosa che molti operai hanno perso.

martedì, ottobre 03, 2006

Rischi.

Piu' passa il tempo e piu' si viene a conoscenza di particolari che rendono la nuova Finanziaria sempre un po' piu' "sexy". Per ogni pagina che la compone almeno una nuova tassa.
E ce n'e' per tutti: il famigerato ceto medio assurto alle cronache in questi giorni e' solo il bersaglio maggiormente tartassato. Ma di certo non l'unico.
Per esempio, la conseguenza dell'incremento dell'accisa sul gasolio per autotrazione, deciso dal decreto che accompagna la Finanziaria, e' un rialzo del costo del carburante alla pompa pari a 0,004 euro al litro.
La lungimiranza e l'abilita' politica dei Rossi governanti italiani non si esaurisce qui: ci sarà un aumento delle imposte catastali e ipotecarie ai fini della successione e le autonomie locali potranno ricorrere alla tassa di scopo per finanziare in parte le opere pubbliche (infrastrutture urbane come strade, giardini, parcheggi): imposta che graverà direttamente sull'Ici. I primi di Aprile qualcuno proponeva di abolirla l'Ici; chi ha vinto le elezioni la aumentera'.
La propaganda nazionale aveva fatto intuire ai cittadini che i SUV sarebbero stati massacrati. Oggi si scopre che si deve avere come minimo un Hummer per pagare di più. Per SUV, il giusto e serio Governo di sinistracentro intende «autovetture e autoveicoli per trasporto promiscuo di peso complessivo superiore a 2600 kg con esclusione di quelli aventi un numero di posti uguale o maggiore a 8 oppure una portata uguale o maggiore a 400 kg». Sfuggono alla definizione, per esempio, la Toyota Rav 4 (che di kg ne pesa 2070) e la Porsche Cayenne, che nel suo modello Turbo (prezzo consigliato al pubblico 106.428 euro) pesa 2430 kg (peso a vuoto secondo direttiva Ce).
In compenso, bastera' possedere una Punto 1200 non Euro 4 per pagare di piu'
, perche' aumenta la tassa di proprieta' della stragrande maggioranza delle vetture circolanti. Questa - dice Prodi - e' la Finanziaria vicina ai piu' deboli!
Picchi di travolgente comicita' si raggiungono con l'assicurazione obbligatoria contro le calamità naturali: soldi bruciati (figuratevi cosa vi dà un'assicurazione dopo un terremoto che distrugga migliaia di case...), anche dai più poveri che - secondo le parole del nostro Presidente del Consiglio - sono aiutati da queste leggi.
Il tutto in fiduciosa attesa della tempesta di nuove tasse locali (autorizzate dalla Finanziaria 2007), già indicata come necessaria da Domenici, Cacciari, Veltroni & Co. , che si riversera' a breve su ricchi e poveri.

Orwell scriveva:
"Nell'intero corso del tempo, forse a partire dalla fine del Neolitico, sono esistiti al Mondo tre tipi di persone: gli Alti, i Medi e i Bassi. [...] Per lunghi periodi si ha l'impressione che gli Alti siano saldamente al loro posto, ma prima o poi giunge il momento in cui o smarriscono la fiducia in se stessi, o perdono la capacita' di governare, o si verificano entrambe le cose. Sono allora rovesciati dai Medi, che attirano i Bassi dalla loro parte fingendo di lottare per la giustizia e la liberta'. Conseguito il loro obiettivo, i Medi ricacciano i Bassi alla loro condizione di servaggio, diventando a loro volta Alti."

A qualcuno staranno fischiando le orecchie. Per tutti gli altri sia chiaro una volte per tutte: pagare le tasse rende felici e tutti gli italiani hanno diritto, dopo 5 anni di Berlusconi, ad un po' di felicità!
E non ringraziate con manifestazioni piazzarole per questi favori: in un governo sovietico questo non e' bene. Anzi, per dirla alla Prodi, e' rischioso.


IlNano
Nella foto, l'auto dei "nuovi ricchi".

lunedì, ottobre 02, 2006

Qualcuno vi aveva avvertito.

Sono sempre stato convinto che per far ridere non sia necessaria una grande abilita'.
Alle volte, basta diventare Presidente del Consiglio e cominciare ad interessarsi di cose che non si maneggiano con capacita'. E' necessario, pero', per far ridere veramente, aver raccontato almeno due o tre cazzate grosse grosse in campagna elettorale.
E poi, possibilmente, alla prima occasione utile fare il contrario di quanto si era detto.
Si otterra' un duplice effetto: quello di far perdere la fiducia a quei pochi che avevano creduto alla prima versione (ma sono veramente in minoranza coloro i quali ci avevano ragionato su) e quello, tragicomico, di provocare del risolino isterico in chi, quando era il tempo, si era convinto che di coglioni e' piena l'Italia.
La notizia di attualita' che consente una digressione di tal fatta e' il varo della Finanziaria 2007, quella - per dirla alla Prodi old-school - che non avrebbe introdotto nuove gabelle: anzi, chi solo poche settimane addietro indicava nell'introduzione di nuove tasse da parte del Governo rosso la via d'uscita, veniva tacciato d'essere un "delinquente politico". E quando parla un Professore, si sa, lo fa sempre con cognizione di causa.
Siccome sono sempre stato un tipo ironico, mi piace ridere. Indovinate chi, i primi di aprile, parlava cosi': "Noi abbiamo detto che definiamo ricco chi abbia almeno parecchi milioni di euro, quindi miliardi di lire [...] E' ricco colui che è sereno e felice. Si tratta di un concetto interiore. Oltre un certo reddito la gente può essere più infelice...".
Allora - ha intuito la Volpe da Scandiano - organizziamo noi la felicita' degli altri. Solo, si nota un problema con gli ordini di grandezza, se e' vero - come riportano in Consiglio dei Ministri - che le nuove aliquote saranno: al 23 per cento fino ai 15000 euro annui, al 27 % da 15.001 a 28.000 euro e al 38 per cento da 28.001 a 55.000 euro, al 41 per cento (da 55.001 a 75.000 euro) e al 43 per cento l'aliquota massima, che comincia però ad agire dai 75000 euro invece che sopra i 100.000 euro. I miliardari per Prodi guadagnano meno di 3000 euro al mese e sono colpevoli di realizzare un reddito di questa misura...
I tagli alla spesa previsti nella nuova legge Finanziaria si attestano sui 5 miliardi; per di più, di questi 5 miliardi, 3 vengono dai ticket sanitari. E tutto a danno della classe media.
Quando per una busta paga intorno ai 3 mila euro mensili (questa è l’area maggiormente colpita dalla riforma Visco), aumenta l’Irpef, vengono introdotte le addizionali comunali, provinciali e regionali, aumenta l’Ici sulla prima casa, il reddito disponibile viene ridotto, il risultato è una stretta a tutta l’economia del Paese. Non serve un'eminenza grigia dell'economia per capire che, se in una busta paga entra meno denaro, non se ne spendera' certo di piu'.
Anche Confindustria, dopo 5 anni trascorsi a infangare l'operato del Governo precedente, dopo aver proposto (soprattutto ai suoi livelli dirigenziali) una campagna elettorale parallela a quella ufficiale (e chissa' a favore di chi...), ora si accorge di aver fatto la scelta sbagliata.

Non e' con le tasse che si rilancia l'economia di un Paese.
Ma, forse, solo chi non e' coglione puo' capirlo.


IlNano
Nella foto, non c'era bisogno dell'indizio.