...E ANDIAMO AVANTI!...E ANDIAMO AVANTI!realizzato da Fratelli d'Italia

martedì, giugno 27, 2006

L'Unione. La matematica.

Cominciano a emergere i primi risultati del controllo dei voti. Lunedì le Giunte per le elezioni di Camera e Senato hanno ricevuto i dati relativi alle schede bianche.

I dati provengono dall’esame dei verbali e non delle schede, e dunque non possono chiarire l’eventualità che schede bianche siano state conteggiate come schede validamente votate.
Alla Camera le schede bianche sono 440.517 contro 1.707.269 del 2001, con un calo del 74,2%.
Al Senato le schede bianche sono 479.214, contro 1.278.831 del 2001, con una diminuzione del 72,6%.
Questi dati dimostrano che i nostri sospetti sulla regolarità del voto sono più che fondati.
Infatti, il fatto che si registrino più schede bianche nelle elezioni del Senato (quasi 480mila) rispetto alla Camera (440mila) è un’anomalia pressoché impossibile da spiegare, visto che sono ben tre milioni e mezzo in più gli elettori della Camera dei Deputati.
Infatti occorrerebbe ipotizzare due eventi di probabilità pari a zero:
che nessuno tra i tre milioni e mezzo di elettori con meno di venticinque anni abbia votato scheda bianca;
che 40mila elettori abbiano votato per la Camera e non per il Senato.
I dubbi si rivelano ancora più fondati se si considerano alcuni fatti significativi.
Nelle votazioni per il Senato la regione decisiva è stata la Campania. Qui l’Unione avrebbe prevalso per circa 15mila voti (15.771) di differenza, ottenendo il 49,6% contro il 49,1% della CdL (1.507.646 voti contro 1.491.875).
Se la CdL avesse prevalso al Senato in Campania, poiché il premio di maggioranza in quella regione è di quattro senatori, oggi in Senato la maggioranza sarebbe della CdL. Infatti l’Unione avrebbe quattro senatori in meno (159-4=155) e la CdL quattro in più (156+4=160), con un margine di quattro a favore della CdL (esclusi i sette senatori a vita).
Le schede bianche al Senato in Campania sono state solo 52.093, contro 216.901 del 2001. Il calo è di circa il 76%.
Scorporando il dato della Campania (dove gli elettori sono oltre tre milioni) dal dato nazionale, la diminuzione di schede bianche a livello nazionale è del 60%.

Se applichiamo questo dato statistico alla Campania, le schede bianche avrebbero dovuto essere non 52mila, ma circa 84mila. Ci sono cioè ben 32mila schede bianche in meno rispetto alla fisiologica diminuzione delle schede bianche.
Accanto a queste considerazioni statistiche c’è una considerazione di fatto, di natura politica.
Nella notte del 10 aprile, intorno alle 21:00, mentre lo scrutinio era ancora in corso, il coordinamento dell’Ulivo invitò "i parlamentari di Lazio e Campania a esercitare la massima vigilanza presso le prefetture per ristabilire il regolare andamento delle procedure di scrutinio".
Fu un avvertimento inaccettabile, che in quel verbo – ristabilire – rivela quello che quei parlamentari, e i militanti che erano ai seggi sia come rappresentanti di lista che come scrutatori (gli scrutatori vengono scelti dai Comuni, a grande maggioranza di sinistra) avrebbero dovuto fare: assicurare, con ogni mezzo, il successo dell’Unione alle elezioni.
Se si tiene conto del fatto che la CdL aveva rappresentanti di lista per meno della metà dei seggi, è possibile che in quelle ore nei seggi si possano essere verificate irregolarità.
In Campania, dove le sezioni sono 5.736, sarebbe stato sufficiente trasformare in valide tre o quattro schede bianche per seggio per ottenere il risultato ottenuto.
Analogamente, per la Camera, dove la differenza a livello nazionale è di sole 24mila schede e le sezioni elettorali sono 60mila, sarebbe bastata una scheda ogni tre sezioni.
Dunque:
1. i dati delle schede bianche;
2. l’anomala differenza delle schede bianche tra Camera e Senato;
3. il calo delle schede bianche molto più elevato che altrove verificatosi in Campania, la regione decisiva per aggiudicarsi il Senato rendono ancora più fondati i nostri dubbi sulla regolarità del voto e impongono controlli approfonditi che potranno spingersi fino al controllo di tutte le schede, se sarà necessario.
Se la sinistra crede di poter impedire questi controlli, dimostrerà oltre ogni limite la sua volontà prevaricatrice e di regime, ma non credo che si spingeranno a tanto.


IlNano
Nella foto, esponenti di spicco dell'Unione.

venerdì, giugno 23, 2006

Avanti col sì!


52 costituzionalisti e accademici italiani, di destra e sinistra, spiegano perchè l'Italia ha bisogno di un SI'.

Per comprendere come la sinistra abbia portato avanti la campagna referendaria all'insegna della disinformazione e della menzogna, basta leggere le parole di un noto costituzionalista Ds come il prof. Augusto Barbera (tratto da un'intervista al Sole 24 Ore del 17 ottobre 2004): "...Il testo della Cdl, anche se è spesso contorto e farraginoso, è attento alle esigenze unitarie e si muove nella prospettiva di un regionalismo forte, adeguato alla realtà italiana. E' paradossale, ma bisogna riconoscere che è toccato a un ministro leghista come Roberto Calderoli rimediare ai pericoli per l'unità nazionale del federalismo sgangherato del Titolo V dell'Ulivo. Di cui, tra l'altro, nel Centro-sinistra si fa a gara per disconoscerne la paternità. Con il recupero dell'interesse nazionale, l'introduzione della clausola di supremazia e la riattribuzione alla competenza statale di materie come i trasporti e l'energia si sono salvaguardate le esigenze unitarie. Sostenere che si è fatta la devolution è propagandistico quanto l'accusa che questa spacca il Paese. La polizia regionale è solo amministrativa. Le norme generali sull'istruzione e sulla sanità sono di competenza dello Stato...".

Chi dice di votare NO o non ha letto la legge, o vuole prendervi in giro, o è un ottuagenario.


IlNano
Hai fatto vincere Prodi? Non sbagliare di nuovo.

domenica, giugno 18, 2006

Rifondazione.

Sono sicuro che questo qui ha votato Rifondazione Comunista.




IlNano
Nella foto, uno che agisce contro i propri interessi.

martedì, giugno 13, 2006

O Brazil fa Kakà.


Brasile-Croazia 1-0.
Partita brutta, Brasile brutto. Ma riesce a salvarsi e vincere la prima gara.
Riuscirà l'Italia ad evitare lo scontro coi verdeoro agli ottavi? Speriamo di sì!
Forza Italia!


IlNano
Nella foto, la fortuna brasiliana.

lunedì, giugno 12, 2006

Cose da Italia.


Il Genio: E' proprio una bella differenza.

L'Incomprensibile Ottuso: Forza Ghana!!!

Gli Scontati: Banelli e Proietti.

Il Nano: Col Ghana vinciamo 3-1.

L'Intelligenza Artificiale: Brasile campione del Mondo.


IlNano
Nella foto: due palle...

sabato, giugno 10, 2006

60 giorni e 60 notti.

Ricapitoliamo. Sono passati due mesi dalle elezioni Politiche: l'Unione - raccontano - ha vinto quella tornata elettorale, ottenendo uno svantaggio di voti al Senato per un paio di centinaia di migliaia di preferenze e una maggioranza alla Camera di 24600 elettori. In piu' ha "trionfato" nelle circoscrizioni estere, anche grazie ai mezzucci maleodoranti di cui - speriamo - si potra' conoscere qualcosa in piu' domani (11 giugno alle 22.50 sul canale satellitare Cult di Sky). Un vantaggio talmente cospicuo (su 40 milioni di votanti!) che ha consentito al Romano nazionale di eludere le richieste di riconteggio delle schede, ritenuto probabilmente un rischio che, al prezzo della legittimita' democratica della scelta della sua coalizione, valeva la pena non correre. Meglio vincere rimanendo con il dubbio di non essere affatto i vincitori piuttosto che perdere sapendo che l'Italia ti voleva sconfitto.
60 giorni e 60 notti, come nel (quasi) omonimo film, di assoluta astinenza. Dal produrre idee intelligenti.
L'Unione ha vinto le elezioni, quindi governi. La Presidenza della Camera va a Fausto Bertinotti e la Presidenza del Senato va a Franco Marini. Il nuovo Capo dello Stato - votato unilateralmente - e' Giorgio Napolitano. A quanto pare, le tre cariche piu' importanti della Repubblica Italiana lottizzate dalla Sinistra: d'altronde, con quel popo' di maggioranza che possiedono, ne hanno ben d'onde di fare i loro porci comodi e assegnare un po' a te un po' a me le poltrone (dopo averle preventivamente moltiplicate come si faceva una volta coi pani e coi pesci) ad amici e parenti stretti nello stesso modo in cui si dividono i carroarmatini di Risiko.
Un passettino alla volta si arriva alla conquista del potere politico. Bisogna presentare la lista dei Ministri: lavoro ingrato, si sa, ma che tocca a colui il quale abbia una mezza intenzione di formare un Governo. Compito ancora piu' arduo se in mezzo alle palle si ha gente che col 3-4 % pretende di dettare ordini e di soggiogare ai suoi voleri un aspirante Presidente del Consiglio, magari questi senza neanche un partito alle spalle. Sfortuna vuole che questa fosse proprio la situazione in cui, un mesetto fa, si venne a trovare il perspicace economo emiliano che di cognome fa Prodi: mettere insieme i pezzi di una coalizione troppo eterogenea, nata con il fine unico di estirpare definitivamente il nemico Berlusconi - non certo quello di governare bene l'Italia - e quindi, a conti fatti, nata gia' con la morte al collo. Ma, si sa, i figli so' piez' 'e core e Prodi il parto vuole condurlo a termine. 102 elementi all'esecutivo (record della storia repubblicana italiana), 5 ministri con portafogli in piu' rispetto al Governo precedente, Ministeri scorporati e sdoppiamenti delle poltrone ("cosi' - avra' pensato il fine politico Scandianense fregandosi le mani - posso accontentare piu' gente..."), spese che inevitabilmente si moltiplicano (malgrado i maldestri tentativi di fare apparire il contrario con norme matematicamente impossibili da rispettare), un solo Ministro tecnico al governo, tanti personaggi di carta velina e di appurata incompetenza in ruoli strategici (un nome per tutti: il Verde Cento).
Appena conseguita quel minimo di autorita' istituzionale che puo' trasformare un micio timidone in un aggressivo giaguaro, si susseguono le dichiarazioni di questo o quel rappresentante di governo: exploit che smentiscono l'uno le parole pronunciate da altri. Evidentemente, non tutti hanno letto l'essenziale Programma: e si' che di 281 pagine anche qualche scampolo prima di andare a letto ci poteva scappare... E come un professore che, anziche' risolvere l'esercizio rimanda i suoi allievi a consultare il libro (tanto, li' c'e' scritto tutto...), mastro Romano, il Professore, Sacra Scrittura alla mano, ammoniva: "Consultatevi il Prodramma prima di aprire bocca"! E cosi' gli italiani hanno scoperto che del Ponte sullo Stretto di Messina nisba (e litigate intestine annesse) e per la Tav ci si sarebbe accordati prima con le "popolazioni indigene" (ma guai a dirglielo a Bertinotti!), si e' assistito al blocco della riforma per i Licei, all'annuncio del ritiro dall'Iraq entro agosto, entro l'anno o ad inizio 2007 (a secondo di chi rilasciava l'intervista, nonostante l'opera di autoconvincimento del Raviolone di Scandiano - e si chiamano "l'Unione"?).
E come non citare poi il capitolo tasse? Tasto dolente per i dracula sinistroidi che, anche in questo Governo, non trovano di meglio che riesumare una vecchia sanguisuga come Visco le cui antiche gesta gli valsero il soprannome - appunto - di Vampiro. Per mettere subito le cose in chiaro, il sottosegretario all'Economia annuncia che la tassa di successione verra' reintrodotta (per delicatezza non dice quando), i Verdi al governo minacciano la tassa sui Suv (ecco finalmente il modo giusto per combattere l'inquinamento ambientale!), in scia ai provvedimenti dello Stato centrale in Sardegna il governatore ulivista Soru introduce la tassa sul lusso (intelligente manovra per favorire il rilancio economico del Mezzogiorno: togliere lavoro a chi di turismo vive), e dulcis in fundo si scopre che 6 regioni in Italia dovranno pagare Irap e Irpef addizionali. Non c'e' male: in un Paese in cui la pressione fiscale e' al 44% l'unica strategia che la sinistra elabora - ma lo si sapeva gia'- e' quella di aumentare le tasse dirette. E, per fortuna (ce lo ricordiamo tutti quello che si raccontava in tempi di campagna elettorale) che l'Unione non avrebbe messo le mani nelle tasche degli italiani...
In mezzo, la grazia all'assassino Bompressi, extraparlamentare rosso, e la proposta di Mastella favorevole ad un'amnistia (osteggiata da Di Pietro, suo alleato). In mezzo, l'annunciata regolarizzazione di oltre 500 mila immigrati. In mezzo l'outing di Prodi sui folkloristici comunisti (una gaffe freudiana?).
A tutto questo (vi ringraziera'il vostro fegato) meglio non pensare: meno male che i Mondiali sono gia' iniziati e tra 2 giorni gioca la Nazionale.
Forza Italia! Oooops...


IlNano
Nella foto, Zaccardo in panca e Inzaghi titolare.

venerdì, giugno 09, 2006

Il cretino.


«LO SAPPIANO tutti, destra, sinistra e centro, i nostri militari in Iraq si stanno facendo valere perché stanno facendo davvero qualcosa di buono, alla faccia di qualche politico di estrema sinistra che è venuto a dire "Ho sempre detto che non si doveva andare in guerra" davanti al cadavere di mio fratello Alessandro».


La dichiarazione qui sopra e' di Mauro Pibiri (fratello dell’ultima vittima della guerra in Iraq).

Il politico di estrema sinistra citato e' Oliviero Diliberto.

Il cretino del titolo del post anche.


IlNano
Nella foto, il cretino.

giovedì, giugno 08, 2006

It's over.


Come scrive Daw: Mission Accomplished.

Abu Musab al-Zarqawi was killed.


UPDATE: i minuti finali di un terrorista, un video della CNN. Imperdibile.



IlNano
Nella foto: siete morti.

martedì, giugno 06, 2006

Il Nano intervista l'on. Palmieri.

Gli strascichi polemici a seguito delle ultime elezioni politiche del 9 e 10 Aprile non si sono ancora sopiti. L'esito delle urne è stato analizzato sotto molti punti di vista, e sotto molti profili restano numerosi e prepotenti i dubbi sulla regolarità dello spoglio dei voti espressi democraticamente dagli italiani. Il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, dopo la presa di posizione della Corte di Cassazione con una sentenza che lasciava, in pratica, tutto com'era, aveva espresso la proposta che si procedesse ad un riconteggio delle schede, riconteggio che pareva più che necessario dato il divario estremamente esiguo (24.755 voti alla Camera) tra le due coalizioni.
E la battaglia del re-count non è ancora estinta.

Il Nano ha intervistato l'on. Antonio Palmieri, deputato alla Camera eletto nella lista di Forza Italia, uno degli artefici del sito Ricontiamo.com, ponendogli qualche domanda sull'immediato futuro dell'iniziativa.

On.Palmieri, come è nata l'idea di Ricontiamo.com ?

L'idea è nata dagli amici de Il Giulivo e nel giro di poche ore è andata online. Io l'ho saputo tramite tre sms da tre persone che non si conoscevano tra loro e poi ho visto crescere di ora in ora l'iniziativa. Era impressionante: c'era un ritmo di adesioni di decine di firme al minuto. E' stato entusiasmante...

Ora siamo vicini alle 140 mila firme. Questo risultato è per voi un successo...

Certo che sì! Essendo state raggiunte in meno di quattro giorni, tra mille difficoltà tecniche dovute proprio al successo dell'iniziativa [il server era spesso down nei primi momenti di vita del sito, NdR], senza il supporto della grancassa dei media tradizionali e in un paese come il nostro dove questo tipo di iniziative sono ancora agli albori, beh reputo sia stato proprio un successo.


E ora, come avete intenzione di impugnare l'adesione di questo cospicuo numero di persone?

Per quanto mi riguarda mi sono messo a disposizione degli ideatori del sito per fornire loro informazioni e contatti con altri parlamentari impegnati direttamente nelle commissione addetta al riconteggio. In questo modo il sito potrà essere alimentato di notizie che magari non si trovano nei media e dare conto ai firmatari e a tutti dell'andamento esatto delle cose.

Quindi si potrebbe arrivare ad un effettivo riconteggio delle schede oppure quali altri metodi intendete seguire per far valere le ragioni di chi vi appoggia?

La commissione presieduta da Donato Bruno inizierà entro poche settimane il suo lavoro, cominciando ad analizzare un cospicuo campione di schede. Dall'esito di questa prima azione potremo saperne di più e decidere come far valere la voce di chi ci supporta e il buon diritto di tutti gli italiani di sapere come sono veramente andate a finire le elezioni.

E per il referendum imminente cosa ci dice?

Dico che intanto un modo di "ricontare" a portata di mano di tutti c'è: il 25 e 26 giugno andare a votare sì al referendum confermativo della riforma costituzionale.



Grazie all'on. Palmieri per la disponibilità e la cortesia manifestata: noi che abbiamo posto la nostra firma col solo scopo di sapere chi veramente ha vinto le elezioni politiche manteniamo viva ancora una speranza di conoscere la verità.
Buon lavoro, onorevole!


IlNano
Nella foto, una delle firme raccolte?

lunedì, giugno 05, 2006

Informazione e libertà.


Non potendo io, a malincuore, parteciparvi per improrogabili impegni, pubblicizzo (pur con colpevole ritardo) l'ottimo evento messo a punto (tra gli altri) da L'Opinione, TocqueVille, Ideazione e NeoLib.

Se potete, veramente, non mancate.


Qui il programma di massima.

PS: intanto con quelli dell'Unione non si smette di ridere. Leggete qui: prendete e mangiatene tutti...ma con la doverosa (e un po' imbarazzata) parsimonia.

UPDATE: informatevi qui, su Schegge di Vetro, sul resoconto semiserio della serata mondana di Re Prodi e servitù. Da morire...



IlNano
Nella foto, una buona opportunita'.